– Salvare l’azienda Franz Isella, un’impresa storica e radicata nel territorio, dal fallimento, per dare ai 52 dipendenti un’opportunità per il futuro.
Il sindaco di Casciago ha preso carta e penna e scritto ai commissari liquidatori che gestiscono l’azienda dopo l’inchiesta giudiziaria che ha travolto la famiglia Castiglioni proprietaria dello storico marchio. La Franz Isella è un’azienda simbolo del paese; l’attuale situazione è drammatica. I lavoratori, di cui più della metà residenti e comunque originari di Casciago e dintorni, non prendono né lo stipendio né l’assegno della cassa integrazione da tre mesi.
In questi giorni si sta raggiungendo l’accordo sulla riapertura della mobilità per riuscire ad accompagnare alla pensione almeno sette lavoratori. Per tutti gli altri al momento non c’è nessun ammortizzatore sociale, in attesa di capire se la newco Castiglioni Houses, da cui dipendono i 52 dipendenti della Franz Isella, possano essere ammessi ai benefici del decreto Prodi bis sull’amministrazione controllata. Si vocifera anche di un ipotetico interessamento da parte di gruppi imprenditoriali che potrebbero comprare la Franz Isella.
/>Vista l’urgenza e la gravità della situazione, il primo cittadino, che è in costante contatto con i sindacati e i lavoratori, ha deciso di scrivere una lettera di suo pugno ai commissari liquidatori.
«Sollecito un vostro interessamento diretto e la vostra fattiva collaborazione in merito alla drammatica situazione della società Franz Isella Castiglioni Houses – scrive Zanotti, il cui nonno ha lavorato nella storica azienda – la Franz Isella rappresenta la storia della nostra comunità e ancora oggi, nonostante la crisi, grazie alle proprie maestranze è una delle eccellenze non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese».
Guai disperdere un patrimonio di questo calibro; l’azienda produce principalmente moduli abitativi per le piattaforme petrolifere. «Un’eccellenza che potrebbe continuare a lavorare e ad incamerare commesse se da parte vostra ci fosse disponibilità a credere nella possibilità di mantenere attiva un’azienda che ha ancora molteplici capacità produttive e che rappresenta la vita ed il futuro di 50 famiglie» prosegue il sindaco che mette a disposizione il Comune come luogo dove organizzare un tavolo di confronto tra le parti, per valutare insieme tutte le opzioni sul tavolo.
«A questo tavolo ha già dato la disponibilità a presenziare anche il deputato della Commissione Attività Produttive della Camera».