– Andare oltre il concetto tradizionale di innovazione, attraverso la open innovation.
Questa sera alle 20.30, al Faberlab di Tradate, creatura di Confartigianato Imprese Varese, si parlerà, con Regione Lombardia, Confartigianato Lombardia e Finlombarda, di come promuovere la open innovation per la crescita delle imprese, cercando le migliori innovazioni.
L’obiettivo del progetto Open Innovation è quello di sostenere lo scambio di conoscenze e di progettualità tra le imprese, attraverso l’accesso alle piattaforme e ad un bando per le aziende del manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi.
Angelo Gatto di Finlombarda e Paolo Giorgetti del Supsi diranno alle imprese quali sono le attività
da mettere in campo per sostenere processi di innovazione e ricerca attraverso il progetto Open Innovation di Regione Lombardia. «Mi piace pensare che, in fondo, i meccanismi di funzionamento delle nostre imprese siano di fatto paragonabili ai sistemi biologici e naturali – spiega Giorgetti, che ricorre ad un’efficace metafora – Open Innovation è essere disposti ad aprire i petali della nostra realtà ai pollini esterni, siano essi portati da “api” come consulenti, università e ricercatori, siano essi trasportati da venti della tecnologia e del cambiamento».
A fine 2011, secondo i dati raccolti da Istat, le microimprese lombarde che innovano sono il 35,6% del totale delle aziende attive tra i 3 e i 9 addetti, quota più alta di quella nazionale che si attesta al 32,3%. La forma di innovazione prevalente in Lombardia è quella organizzativa, seguita da quella di prodotto, delle strategie di marketing e di processo.
«Open Innovation – commenta Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese – potrà dare un valore aggiunto alle imprese, e su questo i piccoli imprenditori ci sono già. Il progetto può portare ad un ampliamento delle competenze aziendali, ad una maggiore solidità e ad un miglior posizionamento della propria attività anche a livello internazionale».