– “Vestire” le vetrine del centro vuote con immagini che richiamino la mostra dedicata a Ottavio Missoni al Maga e, più in generale, i temi legati ad Expo. E agevolare la nascita di temporary shop durante tutto il periodo dell’esposizione universale.
Sono questi i due progetti ai quali sta lavorando l’assessorato alle Attività economiche. Obiettivo, evitare che il centro storico si presenti ai visitatori che arriveranno in città da aprile a novembre pieno di cartelli “vendesi” e “affittasi”. La prima idea è quella di riempire le vetrine.
«Stiamo proponendo ai proprietari dei negozi sfitti di installare delle vetrofanie che parlino di Expo piuttosto che alla mostra che il Maga dedicherà a Missoni», spiega il delegato alle Attività economiche. Non si tratta, dunque, di “occupare” il punto vendita, ma semplicemente di colorarne la vetrina.
«L’impegno che ci assumiamo è quello di smantellare il tutto nel giro di 24 ore nel caso in cui la proprietà avesse bisogno dell’immobile». Ad esempio perché un commerciante ha deciso di affittarlo per avviare una nuova attività.
Stanno già cominciando ad arrivare le prime adesioni: «la proprietaria di due vetrine in via Turati ci ha già dato la sua disponibilità, altri si sono riservati di decidere».
Tra questi «alcuni hanno paventato dei problemi burocratici, che però sono del tutto inesistenti: non parliamo di utilizzare il negozio, ma della disponibilità ad esporre una vetrofania». Oltretutto a titolo gratuito: senza esborsi da parte del comune, ma anche senza complicazioni fiscali per la proprietà.
La seconda iniziativa promossa dall’amministrazione, invece, vuole favorire l’affitto dei negozi sfitti. «L’idea è quella di agevolare quegli operatori che volessero cogliere l’occasione di Expo per capire se quella di Gallarate è una piazza che risponde aprendo un temporary shop», spiega Protasoni.
Ovvero un negozio temporaneo, una saracinesca pensata per rimanere alzata per un determinato periodo di tempo. Per quanto l’auspicio del comune è che l’esperimento risulti positivo e il commerciante decida di continuare la sua attività. Per invogliare gli operatori, «che stiamo contattando», l’amministrazione promette una burocrazia snella e veloce. E soprattutto uno sconto sulla Tari: «trattandosi di un periodo breve, possiamo pensare ad un pagamento a forfait».
Questi, dunque, i progetti dell’esecutivo per ravvivare il centro storico. Due iniziative che, dopo le polemiche sui canoni troppo alti che bloccherebbero l’insediamento di nuovi negozi in zona pedonale, mettono di fronte comune e proprietari immobiliari. Chissà che non si riesca a dialogare anche sul tema del “caro affitti”.