Al Gaggiolo a tutta birra con le sterline Donna nei guai per frode sulle accise

Le gite oltre confine di un’imprenditrice di 50 anni hanno insospettito la Finanza. Non pagando le tasse sulla bevanda ha nascosto allo Stato 400mila euro in contanti

Traghettava sterline “sporche” dall’Italia alla Svizzera: denunciata l’insospettabile “imprenditrice-corriera” dai militari della guardia di finanza del Gaggiolo. La donna, 50 anni, residente a Novara, è in realtà al centro di una maxi indagine per una frode fiscale da 400 mila euro scoperta dalla procura di Venezia che ruota tutta attorno al mancato versamento di accise sulla birra e da Venezia ha portato gli inquirenti a Novara prima e Omegna poi.

Non era il primo viaggio

La donna aveva già effettuato un primo passaggio di confine al Gaggiolo il 22 gennaio scorso. Era alla guida della sua Audi A4 Avant. Era stata controllata ma con sé aveva meno di dieci mila euro. Una somma che è possibile esportare senza incappare in problemi di sorta. L’auto era stata oggetto d’attenzione da parte dei finanzieri che avevano eseguito un controllo approfondito. L’altro ieri sera la stessa donna, con la stessa auto, sulla quale viaggiava tutta la sua famiglia, si è ripresentata al valico del Gaggiolo. In auto 9.750 euro in contanti. In tutto 250 euro in meno del limite massimo di valuta esportabile che si attesta a 10 mila euro. I militari delle Fiamme Gialle del Gaggiolo, però, erano pronti. Hanno bloccato l’auto e sequestrato la valuta.

Quindi è scattata la perquisizione nell’abitazione novarese della donna. Dove i finanzieri hanno trovato quattro sacchetti contenenti 7.100 sterline l’uno per un ammontare complessivo di 55 mila sterline. In sintesi per gli inquirenti la donna trasportava in Svizzera sterline ottenute attraverso la frode relativa al mancato pagamento delle accise sulla birra. Il denaro restava occulto per lo Stato italiano. Le sterline arrivavano in Svizzera e qui venivano cambiate in euro puliti e perfettamente spendibili. Se il cambio fosse avvenuto in Italia gli istituti di credito avrebbero segnalato l’anomalia. Con la Svizzera, ma anche con la Francia visto che la stessa Audi A4 ha varcato anche il confine a Ventimiglia, la cinquantenne credeva di andare tranquilla.

Sotto sequestro anche l’Audi

Si stima che, attraverso le sue gite oltre confine, la donna sia riuscita a “cambiare” circa 200 mila euro. L’accusa per lei è di riciclaggio. I finanzieri del Gaggiolo che l’hanno bloccata hanno messo sotto sequestro anche l’Audi utilizzata per i viaggi. Spesso fatti in compagnia di familiari probabilmente per dare meno dell’occhio. Una bella famigliola in gita che mai avrebbe potuto essere coinvolta in affari sporchi. Le indagini proseguono sia sul fronte veneto che, a questo punto, sul fronte varesino. Si indaga anche su probabili conti all’estero. n