– Trova 350 euro al bancomat. Non li intasca, ma avvisa i carabinieri fornendo la descrizione dell’uomo che aveva eseguito il prelievo.
Il denaro è stato restituito al legittimo proprietario, mentre la donna che ha fatto la segnalazione ha rinunciato persino alla ricompensa. «Ho fatto soltanto il mio dovere, ci mancherebbe. Non voglio nulla». Così avrebbe detto a fronte della possibilità di incassare un centinaio di euro per l’onesta dimostrata.
Ci sono storie che restituiscono fiducia negli altri, che in fondo ci ricordano che gli onesti sono moltissimi e i loro gesti andrebbero sempre “pubblicizzati” perché
sono un grande esempio.
Protagonista una 32enne samaratese: allo sportello bancomat ha trovato 350 euro lasciati lì dal precedente utente. L’uomo a quanto pare ha fatto il prelievo, ha ritirato la tessera, poi, forse perché chiamato al telefonino si è allontanando dimenticando di ritirare il contante.
La trentaduenne ha visto i soldi non se li è intascati, ma è andata subito dai carabinieri e ha consegnato il denaro, descrivendo ai militari l’uomo che aveva visto allontanarsi e che probabilmente per una svista ha abbandonato i soldi allo sportello.
I carabinieri hanno ricostruito i movimenti di denaro del bancomat e, alla fine, sono riusciti ad identificare il proprietario del denaro rinvenuto, il quale, subito contattato e invitato per recarsi in caserma, è rimasto visibilmente sorpreso dall’inaspettata restituzione.
La responsabile del rinvenimento, invece, nonostante la possibilità di richiedere una legittima ricompensa per il suo encomiabile gesto, ha rifiutato il denaro offertogli e ha ringraziato i carabinieri per la professionalità dimostrata.
Un gesto che nella sua semplicità diventa eclatante; 350 euro, è vero, non ti risolvono una vita. Ma una settimana o un mese, visto che con quella cifra ci paghi quasi un affitto, sì. Il valore del gesto non può essere sminuito dall’importo non intascato.