– Parroco derubato: botte e minacce al ragazzino che aiutò i carabinieri di Cuvio a scoprire gli autori del colpo. Ora è stato arrestato: dovrà scontare una condanna a tre mesi e 20 giorni per minacce e lesioni come stabilito dal tribunale dei minori di Milano. Andrà in carcere il piccolo “boss” che malmenò il “collaboratore”, che lui e gli amici chiamavano infame. I fatti risalgono al 2011 quando tutti i protagonisti della vicenda erano minorenni.
L’arrestato oggi ha 19 anni, è di Cuveglio ed è noto alle forze dell’ordine, ma all’epoca di anni ne aveva 15 appena compiuti. Ci fu un furto ai danni del parroco del paese al quale furono sottratti due telefonini e due macchine fotografiche. Un ragazzino, che evidentemente sapeva, si mise una mano sulla coscienza e aiutò i carabinieri della stazione di Cuvio a individuare i responsabili. Sei minorenni tutti residenti tra Cuveglio e Casalzuigno. I sei vennero denunciati a piede libero e la refurtiva fu recuperata. Sarebbe potuta finire lì, non fosse che il nostro, punì “l’infame” minacciandolo di morte e picchiandolo per punirlo dell’infedeltà e della collaborazione con i carabinieri. Ma il “boss” adolescente fu denunciato anche per quello. Oggi la condanna è diventata definitiva. I militari della stazione di Cuvio l’hanno arrestato e accompagnato in carcere dove sconterà la pena comminata.