Vince. Convince. Lotta. E gioca. Sì, la vittoria della Pro Patria sulla Cremonese è quella del carattere unita alla lucidità di arrivarci con il gioco. Sono i tre punti conquistati da chi stava ultimo in classifica, ma è convinto che solo attraverso la coralità, la partecipazione di tutti, si può arrivare al traguardo. Con delle idee che mister Montanari ha saputo trasmettere alla sua band unitamente alla filosofia che i risultati non possono essere figli di episodi o di casualità, ma gli stessi vanno costruiti con la manovra.
Una vittoria che catapulta i tigrotti dall’ultimo al terzultimo posto spalancando le prospettive di giocarsi la salvezza ai playout. I risultati di Albinoleffe e Pordenone hanno contribuito a migliorare l’aria dalle parti dello Speroni, anche se è ancora più rocciosa la consapevolezza che non andranno commessi errori nelle prossime due gare contro Venezia, fuori casa e Monza a Busto. Ed è proprio la capacità della squadra di fare gioco, di avere coraggio con il pressing alto,
quella che apre il cuore alla speranza di salvare la stagione.
Nei primi due minuti la Pro è pericolosa dapprima con Terrani che guadagna una punizione dal limite e poi con Candido il cui destro viene miracolosamente deviato in angolo da Galli. Ed al minuto undici arriva il vantaggio. Guglielmotti trova un varco sulla destra, entra in area, Briganti lo butta giù e Giua decreta il calcio di rigore. Batte Serafini e realizza.
Buco generale su azione d’angolo per la Cremonese con Finazzi che, a porta spalancata, manca il pareggio al quarto d’ora. Al 23’ Serafini da destra crossa dalla linea di fondo, la palla arriva sulla testa di Terrani, ma l’ex Monza colpisce debolmente favorendo la parata di Galli.
La Pro raddoppia a inizio ripresa. Terrani conquista palla a metà campo e dialoga con Candido che gli restituisce una deliziosa palla rasoterra sulla irrompe ancora Terrani e deposita alle spalle di Galli.
Reazione di rabbia della Cremonese che costringe Melillo alla deviazione in angolo su colpo di testa di Brighenti da sottomisura. In azione di contropiede la Cremonese conquista un rigore per presunto fallo di Terrani su Brighenti. Sul dischetto va Jadid che realizza nonostante Melillo avesse intuito. Al 24’ Brighenti butta al vento la palla del pareggio su servizio di Finazzi con Melillo che ringrazia.
Dopo un periodo di equilibrio, al 43’ la Pro triplica con Palumbo. Terrani lavora un ottimo pallone sulla sinistra e serve il compagno che di esterno destro manda la sfera a sbattere sulla parte interna della traversa e va in rete. È il gol della liberazione. È l’urlo di chi non ha mai smesso di credere nel biancoblù.