Varese, grana Martinetti: chiede un milione di danni

L’ex attaccante si è dovuto ritirare per seri problemi al ginocchio. Dice che nel 2013 fu schierato infortunato e senza assicurazione

Non sembra esserci pace per il Varese. Proprio alla vigilia della presentazione del nuovo staff tecnico si è abbattuta sul club biancorosso una sfilza di deferimenti a carico di dirigenti e tesserati del Varese edizione 2012/13.
Dall’ex presidente Antonio Rosati all’allora ad Enzo Montemurro, dall’allenatore Fabrizio Castori (oggi al Carpi in A) al dirigente accompagnatore Pietro Frontini (tuttora team manager biancorosso), all’ex attaccante Daniele Martinetti, che a sua volta, attraverso il suo avvocato Angelo Cascella, ha intentato al Varese una causa milionaria.


Il caso nasce durante la pausa invernale della stagione 2012/13, quando il Varese effettua un ritiro a Roma. Il 16 gennaio 2013 Martinetti, seppure formalmente inserito nella lista degli infortunati, viene schierato nell’amichevole che i biancorossi disputano contro l’Anziolavinio. Test che peraltro non era neppure autorizzato dalla Federcalcio: per questo sono stati deferiti dal procuratore federale Palazzi sia Montemurro sia la presidentessa dell’Anziolavinio, Antonella Mastrella.
Martinetti sostiene che il suo impiego in quella partita peggiorò le condizioni del suo ginocchio infortunato. Non solo: l’attaccante avrebbe disputato senza la necessaria certificazione medica di idoneità anche due partite di quel campionato di serie B, quelle del 22 gennaio 2013 (recupero col Brescia) e del successivo 26 gennaio (Varese-Lanciano). Secondo la ricostruzione dell’ex attaccante classe 1981, la situazione precipitò definitivamente dopo la partita di Grosseto del 4 maggio 2013: in quell’occasione la punta si infortunò nuovamente, al punto di dover interrompere definitivamente l’attività.
Da qui la causa intentata dal giocatore presso il tribunale del lavoro di Varese: Martinetti chiede di essere risarcito per le due operazioni al ginocchio subite il 31 maggio e il 9 novembre 2013, per la successiva riabilitazione e, soprattutto, un risarcimento danni per essere stato costretto al ritiro.