Arrestato il piromane di via Gorini a Besozzo: voleva vendicarsi di chi gli aveva investito il cane. L’uomo, 45 anni, aveva dato fuoco a tre auto e uno scooter nella notte del 10 luglio ed era fuggito ma le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificarlo e svelare il movente del rogo. E’ finita con l’arresto di un uomo, classe 1970, quella che gli inquirenti avevano in un primo momento classificato come una faida tra condomini e che era sfociata nell’incendio di alcune vetture parcheggiate in via Gorini. I fatti risalgono allo scorso 10 luglio, quando i vigili del fuoco del comando provinciale di Varese e i carabinieri della stazione di Besozzo, con i colleghi del nucleo operativo radiomobile di Varese, erano intervenuti per spegnere le fiamme divampate dalle auto parcheggiate all’interno di un cortile al civico 17.
L’incendio era scoppiato intorno all’una di notte e le fiamme avevano completamente distrutto una Fiat Grande Punto e uno scooter Malaguti Madison di proprietà di un ventisettenne residente in quella palazzina, e danneggiato soltanto in parte una Lancia Y di proprietà di una frontaliera di 30 anni e la Toyota Yaris di una casalinga di 51 anni. I vigili del fuoco avevano lavorato per oltre due ore per domare il rogo giudicato subito di natura dolosa. Le indagini al principio si erano concentrate sui proprietari delle auto danneggiate e sono state passate al setaccio le loro vite per capire chi potesse essere la vera vittima del piromane. Si era pensato inizialmente ai cattivi rapporti sorti tra condomini per aver mancato ad alcuni oneri di buon vicinato. Attriti sfociati in un dispetto pesante come quello di un incendio.
Quella della lite tra vicini era solo una prima ipotesi al vaglio. Le indagini sono state estese ed è emersa un’altra verità. In realtà nessuno dei residenti, persone normalissime e incensurate, era l’obiettivo del piromane. L’uomo voleva vendicarsi di un’ex residente del condominio di via Gorini che tempo prima gli aveva investito il cane. Pensando vivesse ancora li e che uno dei mezzi parcheggiati nel cortile fosse il suo, ha appiccato il fuoco alle auto. Una vendetta dettata dal dolore per aver perso il suo amico a quattro zampe che però, oltre a non aver centrato l’obiettivo, ha messo a rischio la vita dei residenti. Le fiamme avrebbero potuto surriscaldare i serbatoi e provocare un’esplosione. L’indagine dei Carabinieri ha permesso quindi di accertare la responsabilità del quarantacinquenne, arrestato con una ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari di Varese.