Instancabili nell’esserci e raccontarsi per non farsi rappresentare e raccontare. Ragazzi e genitori dell’Associazione “+di21” Cassano Magnago hanno animato in tutta la provincia di Varese e a Legnano la vigilia della “Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down” promossa oggi in oltre 200 piazze italiane. Nessuna recriminazione o rivendicazione. Solo la legittima e continua ricerca di un posto con gli altri semplicemente perché, come hanno anche cantato, gli altri siamo noi.
E quindi a scuola, al lavoro e nello sport i ragazzi della “+di 21” sono semplicemente ragazzi con limiti e talenti come ogni altro loro coetaneo, ognuno con le proprie difficoltà e con sogni più o meno realizzabili. Eccoli allora in campo con la squadra di calcio com’è successo nella recente manifestazione varesina “Varese è Solidale”. L’estate scorsa al lavoro in un altro tipo di campo, quello di proprietà della famiglia di , per la raccolta dei mirtilli.
E poi in teatro per spettacoli e incontri, in palestra per il karate e con la nuova grande avventura di “Amicorum” in collaborazione con l’Associazione Parkinson Insubria. Ma quello che più colpisce dei testimonial “+ di 21” è la capacità di trasformare ogni incontro in opportunità. Così è stato anche nella recente serata al’Università dell’Insubria che ha visto protagonisti tra gli altri la schermitrice paralimpica , lo sciatore seduto e la “rolling ballerina”. Loro erano tra il pubblico solo per amicizia con la consapevolezza di quanto sia sempre e comunque importante esserci, al pari dei promotori del progetto di un parco inclusivo a Malnate. Non si conoscevano, si sono conosciuti e si ritroveranno non tanto per ricercare un punto in comune delle rispettive attività ma per una possibile opportunità di lavoro. «Oggi come ogni anno alla vigilia della giornata nazionale delle persone con sindrome di down siamo qui con i nostri ragazzi per informare e far conoscere il nostro impegno che consiste nel vivere a far vivere ai nostri figli una realtà quanto più possibile normale – racconta la presidente della “+di 21”– Non è una attività, men che meno un sacrificio. È semplicemente la nostra vita. Abbiamo ancora nel cuore e negli occhi la splendida collaborazione con Ivan Basso e sua moglie Micaela che ha dato a noi genitori ed ai nostri figli la bella sensazione di un impegno vero ed una vera considerazione nei nostri confronti».
Ma non è finita: «Sport, divertimento e lavoro sono piacevoli paletti che includono e integrano. Per noi autentici e concreti canali che saltano a piè pari auspicabili ma più spesso ipocriti proclami del tipo ‘siamo tutti uguali’ ed evitano pacche sulle spalle, frasi di circostanza e sguardi pietistici di cui facciamo volentieri a meno. Non vogliamo sentirci chiedere al termine di uno spettacolo o di ogni altra iniziativa ‘siete contenti?’. Quando si creano alchimie e condizioni giuste la felicità non dev’essere di qualcuno ma di tutti. Nella giornata in cui il Comune di Cassano Magnago ha consegnato a noi e all’Associazione Parkinson la struttura sequestrata alla mafia, al taglio del nastro c’era una folla spontanea che ci era capitato raramente di vedere in altre occasioni. In quel giorno importante perché pieno di significati la nostra gioia era la gioia della gente comune nel vedere una struttura riconsegnata alla legalità e al servizio di tutti. Una gioia che rinnoviamo ogni fine settimana ospitando i partecipanti ai nostri pranzi a tema e alle pizzate». Una gioia contagiosa che ad ogni incontro con i “+ di 21” regala emozioni e l’attenzione per aspetti e particolari che fanno crescere loro ma soprattutto chi crede, illudendosi, di essere già grande.