Pedemontana: c’è uno sconto in vista?

Il governatore Maroni incalza il ministro Delrio: «Chiesto che il Cipe autorizzi il transito gratis». Ma su Pedemontana il Pd pizzica il Pirellone: «Tocca a loro». E intanto Como ci apre uno spiraglio

Salasso Pedemontana, “chiama” : «Abbiamo chiesto che il Cipe autorizzi di non far pagare il pedaggio. Decide il Governo». Ma per i parlamentari varesini del Pd «tocca alla Regione Lombardia fare la sua parte». All’inaugurazione della variante Arcisate-Bisuschio, il governatore è intervenuto sul caso dei pedaggi di Pedemontana e Tangenziale di Varese, che sta preoccupando pendolari, frontalieri e anche i sindaci del territorio. «Il pedaggio venne deciso dal Cipe tanti anni fa – ricorda Maroni – io sono d’accordo che non debbano essere pagate, soprattutto fino a quando non sono completate del tutto, ma chi decide è il Governo, non noi». Insomma, il governatore ripassa la palla al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica al cui vaglio è passato il piano finanziario della società Autostrada Pedemontana Lombarda.

Ribadendo di aver già fatto la propria parte come Regione Lombardia: «Abbiamo sospeso il pedaggio fino alla fine di ottobre, assumendocene gli oneri, ma di più non possiamo fare – spiega – ho già chiesto al Ministero delle Infrastrutture di riportare al Cipe la questione, per autorizzare la gratuità, tenendosi a carico i costi del pedaggiamento. Mi auguro di avere una risposta entro una settimana». Già il sindaco di Como , a nome del “comitato

anti-pedaggio” sorto attorno alla Tangenziale lariana, ha provato a tirare la giacchetta al ministro delle infrastrutture , ottenendo spiragli: «Ci può essere la possibilità di riequilibrare i pedaggi – ha dichiarato Lucini – il ministro ha detto che bisogna verificare i piani finanziari». Ma i parlamentari del Pd bocciano la posizione del presidente di Regione Lombardia, chiedendogli di assumersi le sue responsabilità. rimane «fermo sulla posizione espressa» sabato mattina in conferenza stampa con , che è quella di chiedere risposte ai vertici della società Pedemontana, di Cal e di Regione Lombardia, nella commissione infrastrutture convocata al Pirellone per giovedì prossimo. Anche perché i due esponenti varesini del Pd la loro parte l’hanno già fatta quest’estate, spingendo per il via libera alla defiscalizzazione di Pedemontana, un intervento che “cuba” quasi 350 milioni di euro.

«Non credo che si debba tirare la giacchetta al ministro Graziano Delrio per una questione che non è di competenza del governo, ma di Regione Lombardia – aggiunge – il ministro ha già dimostrato di metterci la faccia di non tirarsi indietro su un’altra partita importante come la Arcisate-Stabio, ma in questo caso la responsabilità di fare chiarezza tocca alla Regione. È evidente che queste tratte autostradali hanno rilevanza se vengono completate tutte, ma è chi governa a Milano che deve dare risposte». La questione è anche politica, come sottolinea Gadda: «Mi chiedo se la Lega il primo novembre andrà a manifestare contro i pedaggi di Pedemontana come faceva in passato ai caselli autostradali. Ma forse adesso in Regione hanno altro a cui pensare…». La deputata di Fagnano Olona chiede anche che «Regione Lombardia approfondisca e prenda posizione sulla questione del pagamento dei pedaggi per le automobili con targa straniera. È una situazione che merita di essere chiarita, perché sarebbe una doppia beffa per i cittadini lombardi».