Vandali scatenati in centro Gallarate: nei guai cinque varesini in trasferta

Notte brava di un gruppo di ragazzini: fioriere ribaltate in via don Minzoni. Scoperti dalla polizia

Vandali scatenati in centro a Gallarate: cinque ragazzini denunciati per danneggiamento dagli agenti della polizia di Stato. La notte brava costerà parecchio al gruppetto di giovanissimi, tutti varesini tra i 18 e i 19 anni, arrivati in trasferta dal capoluogo per fare danni nella zona di via Don Minzoni. I ragazzotti, forse sbronzi, hanno preso di mira tutte le pesanti fioriere che arredano il cuore del centro urbano gallaratese. Le fioriere in pietra non sono fissate al pavè.

Da lì l’idea maturata in seno al gruppo in un cozzare di neuroni: rovesciarle, ribaltarle sulla strada sparpagliando terra e piante ovunque. I cinque si sono messi anche d’impegno: le fioriere sono pesanti, infatti, e per rovesciarle tutte c’è voluta una certa costanza. Tutto quel lavoro, però, è stato fortunatamente notato dai residenti in zona che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenute due volanti del commissariato di Gallarate. I poliziotti hanno bloccato e identificato i vandali.

Per loro è scattata la denuncia per danneggiamento. Perchè se è vero che le fioriere non si sono rotte è altrettanto vero che le piante buttate sull’asfalto si sono invece danneggiate. In zona tra l’altro ci sono parecchie telecamere di sorveglianza: i ragazzini hanno poco da negare sull’accaduto. Lo scempio è stato risistemato ieri mattina anche grazie all’aiuto dei ragazzi del Centro della gioventù del vicino oratorio. Un bell’esempio da parte di un gruppo di diciottenni che controbilancia lo scempio causato dai loto coetanei.

Le foto del raid vandalico tra l’altro ieri mattina circolavano sul gruppo Facebook sei di Gallarate se…Inutile dire che i commenti degli iscritti era di completa indignazione per l’accaduto. Tra chi proponeva un paio di ceffoni ai responsabili e chi si dichiarava senza speranza sul fronte sociale, la maggior parte degli utenti ha però sposato una linea di fatto percorribile. Punire i responsabili (ovviamente con processo e relativa pena) facendo loro non soltanto pagare i danni causati, ma facendoli lavorare per collettività quale pena da scontare. Ad esempio i cinque potrebbero occuparsi, per un tempo fissato da un giudice, della manutenzione del verde pubblico gallaratese visto l’interesse che hanno mostrato verso la materia.