Scompare nel nulla un ventenne di Luino, , che da martedì sera ha fatto perdere le sue tracce. In queste ore è partito l’allarme.
Ivan abita con i genitori e la sua scomparsa ha messo subito in allarme i familiari che hanno denunciato l’accaduto alla Polizia di Luino. Le sue ultime notizie risalgono a mercoledì: il ventenne ritorna a casa dal lavoro, si riposa e si prepara. Alla madre dice di andare a cena da una amica ed esce. Da allora, di lui più nulla. Scatta il tamtam per ritrovarlo e si raccolgono testimonianze:una su tutte potrebbe essere di grande aiuto. Un conoscente e coetaneo del giovane ha raccontato di aver visto e scambiato due parole con Ivan proprio martedì sera. I due si sarebbero incontrati alla stazione di Porta Garibaldi a Milano attorno alle 20.30.
Il luinese scomparso avrebbe detto di essere nel capoluogo a fare un giro. Le ricerche quindi si allargherebbero anche all’hinterland milanese. Utile è anche la descrizione di come era vestito Ivan: un cappotto color verde militare, un paio di jeans, una cappellino con lo stemma del Napoli e uno zaino con attaccato un sacco a pelo, particolare che farebbe pensare alla fuga premeditata. Dietro la scomparsa ci potrebbero essere diversi motivi oggi al vaglio delle indagini che stanno ricostruendo le ultime mosse luinesi del ragazzo. Si indaga tentando di capire le cause e la destinazione di questa improvvisa fuga che sarebbe comunque un gesto volontario. Il giovane avrebbe anche potuto lasciare l’Italia per l’estero ma a oggi sono solo ipotesi. Potrebbe trattarsi di una partenza preparata e voluta da tempo, una fuga a Milano e provincia o anche all’estero ospite di amici.
A Luino la speranza è che il ragazzo torni o si faccia vivo anche solo per chiarire con la famiglia i suoi piani e soprattutto appianare la preoccupazione di tutti.
, la sorella, ha lanciato un appello via social che in queste ore sta facendo il giro di Facebook di molti luinesi e sul gruppo ”Luino”. Lei, così come i genitori, sono troppo colpiti per commentare. È il marito della donna, , che ribadisce la sua preoccupazione e chiede al ragazzo di tornare a casa.
«Siamo tutti molto scossi – afferma – Ivan è un bravo ragazzo; adesso i suoi cari stanno soffrendo. Pensiamo che sia una ragazzata e capiamo, per questo ti chiediamo –rivolgendosi direttamente al giovane- di ripensarci e tornare a casa. Non credo ci siano problemi ma se dovessero essercene nulla è così irrisolvibile da non poter essere affrontato parlando e ragionando. Ivan, torna, contatta pure me o tua sorella; ovunque tu sia ti veniamo a prendere –e diretto a tutti termina- Chiunque lo abbia visto, sentito o sapesse di lui ce lo dica, stiamo vivendo giornate da incubo e non esitate a contattarci in ogni modo».