GALLARATE – Niente bonus per i ritardi di ottobre, i pendolari scrivono a Trenord e a Regione Lombardia. Chiedendo chiarimenti sulla mancata concessione dello sconto sull’abbonamento di gennaio.
Questo mese, infatti, il bonus viene calcolato a partire dalla puntualità dei treni ad ottobre. Periodo che ha coinciso con le lunghe code fuori dai cancelli di Expo e, di riflesso, con i forti ritardi sulle linee che passavano da Rho Fiera. Come appunto la Milano-Domodossola: ed è proprio il comitato che fa riferimento a questa tratta ad aver chiesto chiarimenti.
«Nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Milano, Regione Lombardia ci ha fornito i dati dei ritardi rilevati nel corso del mese di ottobre, secondo i quali l’indice di puntualità è pari al 57%», si legge nel testo della lettera. Come a dire che un treno su due è arrivato a destinazione oltre l’orario previsto. Numeri che corrispondono alle rilevazioni effettuate dai pendolari.
In totale, scrive il comitato, sono stati messi insieme 8.653 minuti di ritardo.
«Come è possibile – la domanda – che l’indice di affidabilità sia pari al 4,47%, mentre nel mese di settembre, con un indice di puntualità del 64%, l’affidabilità sia stata del 5,37%?», dove la soglia del 5% è quella che fa scattare lo sconto.
I pendolari si chiedono «se siano cambiati i criteri di calcolo» e, nel caso, quali siano quelli nuovi. Diversamente, il comitato vuole conoscere «il numero totale dei treni analizzati, dei ritardi e delle cancellazioni, oltre al metodo concreto con il quale si è arrivati a calcolare l’indice di affidabilità».
«Se i criteri sono cambiati ne prendiamo atto, ma chiediamo almeno di esserne informati – afferma la portavoce del comitato Amici pendolari della tratta Domodossola-Milano – In generale, se pubblicassero le modalità di calcolo, saremmo più tranquilli. Le indicazioni presenti sul sito di Trenord sono molto farraginose».
Una richiesta di maggiore trasparenza figlia del grande stupore con cui i pendolari, che hanno letteralmente contato i giorni che mancavano alla fine dell’esposizione universale e quindi del sovraffollamento sulle linee, hanno accolto la notizia della mancata erogazione del bonus per gennaio.
Tanto che subito dopo Natale hanno scritto ad azienda e Regione, dalle quali aspettano ancora risposta. Nell’attesa cominciano a raccogliere i frutti della loro mobilitazione: a novembre “solo” il 37% dei convogli sulla tratta è arrivato a destinazione in ritardo, percentuale scesa al 27% in dicembre.