ARCISATE – Arcisate-Stabio, ora i lavori possono riprendere a pieno regime: il progetto definitivo varato dal Cipe (con 38 milioni di euro in più) finalmente è nero su bianco in Gazzetta Ufficiale. Ma sui meriti è polemica, perché mentre la deputata Pd
rivendica «l’intervento decisivo» del governo Renzi e attacca Regione Lombardia «che in questi anni è stata a guardare», il sindaco di Arcisate le tira le orecchie: «Lavori fermi da due anni, c’è poco di cui vantarsi».
Questioni di lana caprina, si direbbe a proposito delle polemiche incrociate su responsabilità e meriti. Il fatto è che finalmente, a cinque mesi dalla seduta del Cipe del 5 agosto scorso che, all’indomani della visita sul cantiere tra Induno e Arcisate del ministro delle infrastrutture , aveva approvato il progetto definitivo del ramo italiano della linea ferroviaria Arcisate-Stabio, la delibera del Cipe è finita in Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione che sancisce il via libera della Corte dei Conti al progetto e allo stanziamento extra di 38 milioni di euro per il completamento dell’opera: ora la Salcef, l’impresa appaltatrice subentrata alla Ics di , potrà lavorare a pieno regime.
«In questi mesi hanno svolto solo attività minori – sottolinea il sindaco di Arcisate Angelo Pierobon – probabilmente questi tre-quattro mesi dovranno essere messi in coda, ma dopo cinque anni e mezzo ci può anche stare». Per la deputata del Pd Maria Chiara Gadda «si chiude in modo positivo una lunga storia fatta di ritardi e disagi per i cittadini. Il governo è intervenuto in modo decisivo per uscire dallo stallo in cui era finita l’opera e ha aggiunto ulteriori risorse pari a 38 milioni di euro per completare un’opera strategica».
Il cronoprogramma conferma quanto annunciato dal ministro Delrio: attivazione della linea transfrontaliera entro la fine del 2017. «Nel 2015 – ricorda Gadda – le visite dei sottosegretari e , e del ministro Delrio hanno dimostrato quanto la provincia di Varese e la linea Arcisate-Stabio fossero tra le priorità del governo Renzi». L’esecutivo, secondo la deputata della Valle Olona, «ha impresso un deciso cambio di passo, trovando soluzioni a nodi che sembravano irrisolvibili» per superare «la rabbia e la sfiducia raccolte sul territorio in questi anni», mentre invece «Regione Lombardia è stata ad osservare. Ora i cittadini possono valutare chi si prende un impegno e risolve le questioni, e chi sceglie le chiacchiere e il rimpallo di responsabilità».
Parole che fanno storcere il naso al sindaco di centrodestra di Arcisate: «Mi fa piacere che ognuno faccia la sua parte – dichiara Pierobon – ma dopo che i lavori sono stati fermi per due anni non mi sembra il caso di esaltarsi. Far ripartire quest’opera era doveroso, ma non è qualcosa di cui potremo vantarci». Oltretutto, aggiunge Pierobon, per stigmatizzare la «polemica gratuita, una caduta di stile» dell’onorevole Gadda, «Regione Lombardia ha fatto quanto possibile, ma l’opera era di competenza del ministero. E se noi amministratori abbiamo notizie sulla Arcisate-Stabio è grazie al tavolo di monitoraggio istituito in Regione».