ANGERA – Giro di vite ad Angera per la salvaguardia del turismo: nel mirino dei futuri controlli finiranno gli operatori turistici “furbetti”, in particolare gli affittacamere, quelli che per intenderci non seguiranno le nuove normative regionali sul turismo.
«Le nuove disposizioni da parte di Regione Lombardia – ha spiegato , vicesindaco del Comune di Angera – prevedono l’obbligo da parte degli operatori di comunicare all’autorità di pubblica sicurezza se gli alloggi vengono affittati anche per meno di trenta giorni. Prima la normativa era più elastica, adesso, invece, anche chi affitta una camera per pochi giorni deve dichiararlo. Da parte nostra c’è l’intenzione di fare rispettare questa normativa. Prima avviseremo gli operatori, ma poi dopo la fase di prevenzione, sensibilizzazione e di informativa procederemo con la fase sanzionatoria».
L’operazione “salva turismo” è anche un’azione di sicurezza per il territorio, come ha sottolineato il vicesindaco angerese: «Mi pare normale – dice Brovelli – che in un momento delicato come questo, con il terrorismo che incombe un po’ dappertutto si voglia monitorare al massimo il transito di persone.
Sapere chi c’è sul proprio territorio, per l’autorità di pubblica sicurezza, è fondamentale per tutelare i cittadini. La normativa prevede che questo controllo sia esteso anche a chi affitta per pochi giorni e noi ci adeguiamo». In una meta di grande attrattività come Angera, un luogo di grande appeal sul Lago Maggiore e di grande promozione, salvaguardare il turismo è un aspetto fondamentale.
«C’è anche un altro aspetto che non si può sottovalutare oltre a quello legato alla sicurezza – sottolinea Brovelli – che è quello della salvaguardia degli operatori turistici che fanno le cose fatte bene. Chi non dichiara la propria attività e le presenze delle persone, in qualità di affitta camere, fa anche concorrenza sleale verso chi invece segue le regole alla lettera. Noi abbiamo il dovere di preservare chi rispetta e si attiene alle leggi».
Dopo il periodo di informazione e di sensibilizzazione si passerà alle multe, autentiche batoste. Per chi, infatti, fosse pizzicato non in regola rischia una sanzione fino a tremila euro.
«Faremo degli avvisi – spiega ancora Brovelli – ma poi andremo avanti nel rispetto della normativa regionale. Teniamo conto che di recente già Federalberghi aveva stimolato i comuni in questo senso. Noi non facciamo altro che seguire il loro input. Noi stiamo recependo le loro indicazioni e lo mettiamo in atto».