– Non ce l’ha fatta il giovane di 17 anni di Golasecca, , rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale nel tardo pomeriggio di domenica scorsa a Fagnano Olona. Il suo decesso è stato ufficializzato dall’ospedale di Legnano nel primo pomeriggio di ieri, ma fin da domenica sera, dopo essere stato investito da un’automobile lungo la provinciale che collega Fagnano Olona a Cassano Magnago, è stato chiaro che le condizioni fossero disperate. Il giovanissimo di Golasecca, che faceva la spola tra il Varesotto, dove aveva tutte le amicizie più importanti e il Piemonte dove si era stabilito da poco, era un grandissimo amante della bicicletta e del mondo del ciclismo.
Un ragazzo tutto pane e bicicletta. Da tempo, infatti, frequentava i corsi di panificazione, avendo il sogno di lavorare in un settore già molto noto in famiglia, visto che il nonno era stato panettiere. Una passione familiare, radicata anche nel suo Dna. Come grande era la sua passione per la bicicletta, la corsa a piedi e più in generale l’attività fisica svolta all’aria aperta. Per anni aveva fatto parte dell’associazione Scorpioni di Golasecca. Aveva 11 anni quando ha iniziato a pedalare su una bici sprigionando sui pedali entusiasmo e grande passione. Dall’anno scorso, invece, era entrato a far parte del gruppo Avalon di Busto Arsizio, presieduto da Giuseppe Colombo.
«L’ho visto diventare grande – racconta un amico di famiglia, – era uno di casa, come se fosse stato il gemello di mio figlio, del quale era coetaneo. Era un ragazzo al quale piaceva correre – ripete commosso l’amico – un appassionato di corse di biciclette di durata, ma anche di corse a piedi, tanto da essere un buon runner. Era anche un grande appassionato di meccanica della bici. Un ragazzo fantastico».
Il suo racconto prosegue, ripercorrendo le tappe della vita di Mirko, una vita tutta davanti fatta di passione e voglia di vivere. «Con grande felicità mi raccontava della scuola di panificazione che stava frequentando. Gli piaceva tantissimo e sognava presto di trovare un lavoro. Fare il pane era un suo sogno. Ha sempre pensato al futuro, a quello che avrebbe voluto fare. Era un ragazzo esuberante, era uno di quelli pratici, che badava al sodo, al concreto. Era un ragazzo da bosco, mountain bike, correre a piedi. Uno spettacolo di ragazzo».
Anche su Facebook i commenti di dolore e di ricordo sono stati molteplici: «Quante volte – racconta un amico – abbiamo pedalato, quante volte abbiamo gareggiato. Ciao ribelle, ti voglio bene». I ricordi si sono accumulati sulla bacheca Facebook del giovane di Golasecca: «Ti sentivo ribelle – aggiunge un altro amico – stretto nella tua vita, ma mai avrei pensato che il tuo destino fosse questo. Che Dio ti protegga caro fratellino bikers dagli occhi dolci». Il web è un fiume in piena. Sono tantissimi i messaggi di cordoglio che hanno riempito il profilo del giovane bikers: «Da oggi – scrive un altro – ci sarà una stella in più nel firmamento». «Non ci sono parole – aggiunge un altro amico – per colmare questo vuoto. Un dolore enorme».