Certo che è vero, e i tifosi della Unendo Yamamay in particolare sanno come darti la carica. Con loro mi trovo benissimo, fanno parte della nostra quotidianità: vengono a vederci tutti i giorni agli allenamenti, ci salutano, ci supportano in ogni occasione. Alcuni di loro li considero amici a tutti gli effetti.
Assolutamente sì, sarà sicuramente una bella serata.
I tre punti che abbiamo ottenuto erano indispensabili per la nostra classifica. Nella prima parte della stagione non abbiamo raccolto abbastanza. E in questo girone di ritorno dobbiamo fare qualcosa in più, soprattutto contro le squadre che sono sopra di noi in classifica: non possiamo più limitarci a fare punti solo contro le ultime. Dobbiamo compiere quel salto di qualità che ci permetta di battere anche le formazioni più quotate.
Esatto. Modena è una grande squadra, ma non è esente da alti e bassi, come ha dimostrato ad esempio settimana scorsa perdendo in casa con Montichiari. Certo, loro hanno le qualità per disputare una grande partita, ma possono anche regalarci qualcosa: e noi dovremo essere prontissime ad approfittarne.
Ma io mi sento bene, sono in forma. Dopodiché il coach fa legittimamente le sue scelte in base a quello che vede in partita e in allenamento. Accetto le sue decisioni senza alcun problema: il mio proposito è quello di lavorare ancora di più e meglio in palestra, per dimostrargli che posso tornare titolare.
Sì, ma sono contenta che Papa si sia ripresa completamente. E anche l’arrivo di Rousseaux è un’arma in più a nostra disposizione: è sempre meglio essere in tanti. Poi certo, avere una rosa ampia significa che qualcuno deve andare in panchina. In questo momento tocca a me, e lo accetto. Come dicevo, lavorerò ancor più duramente per far cambiare idea al coach.
Hélène si sta integrando molto bene nella squadra: talmente bene che sembra faccia parte del nostro gruppo fin dall’inizio. Per noi è un’ulteriore risorsa, una nuova freccia al nostro arco: nei momenti di difficoltà sarà importante poter contare anche su di lei».