GALLARATE – Lo scorso 31 marzo si è concluso Critical Mass. Ma il progetto di ascolto rivolto agli inquilini delle case popolari proseguirà, affidato alla cooperativa “4Exodus”. È solo una delle iniziative lanciate nell’ambito del progetto di coesione sociale rivolto ai quartieri di Madonna in Campagna, Arnate e Sciarè. Lo stesso che, ad esempio, ha portato alla nascita degli orti urbani in via Aleardi. Finanziato per un triennio dalla Fondazione Cariplo, ha terminato la sua operatività
alla fine del mese di marzo di quest’anno. La giunta, però, ha accolto la proposta di “4Exodus”, capofila del progetto, di continuare con una delle iniziative di Critical Mas. Ovvero “Il Ponte”, lo sportello di ascolto rivolto agli inquilini delle case popolari che si trovano nei tre quartieri interessati. E così ha deciso di erogare 11 mila euro che serviranno per continuare con questa attività. Il progetto prevede che si organizzino degli incontri pubblici aperti agli abitanti per discutere delle tematiche che più comunemente creano disagi e conflitti tra i cittadini. In secondo luogo, si vuole agire per formare nuovi volontari che siano in grado di intervenire su richiesta dei residenti per mediare in queste situazioni di contrasto. Oltre, ovviamente, a mantenere attivo lo sportello aperto al civico 43 di via Torino e dedicato a chi vive nelle case popolari. Non è nemmeno escluso che si intervenga aprendo nuove realtà di questo tipo all’interno dei tre quartieri finora interessati dalle iniziative legate a Critical Mass.La decisione di proseguire con questa iniziativa nasce dall’aver constatato come in questi tre anni “Il Ponte” abbia permesso a chi vive nelle case popolari di diventare dei cittadini attivi, superando il pregiudizio per cui loro stessi si consideravano dei cittadini di serie B soltanto perchè hanno avuto un alloggio messo a disposizione dai servizi sociali.