– La truffa dell’acqua contaminata semina vittime anche a Sesto Calende. Nei giorni scorsi una pensionata che risiede nel centro storico ha subito un furto di oro e denaro, messo a segno da due malviventi con una tecnica ingegnosa. Una variante dei colpi già attuati a Cittiglio e in altri Comuni di tutta la provincia.
La donna, dopo la spesa, stava rincasando quando sul pianerottolo del suo condominio ha incontrato un uomo. Questi, spacciatosi per un operatore dell’acquedotto comunale, ha chiesto di poter verificare la qualità dell’acqua. Una volta entrato nell’abitazione, mentre intratteneva la donna chiedendole di aprire e chiudere a turno i rubinetti di cucina e bagno, ha consentito al complice di perlustrare indisturbato le altre stanze, per requisire preziosi e denaro. Al termine della finta ispezione ai rubinetti, il malintenzionato ha salutato ed è uscito da casa.
Trascorsi pochi minuti però un’altra persona si è presentata alla porta: un uomo che, identificatosi come poliziotto, le ha domandato se avesse ricevuto la visita di un addetto dell’acquedotto. Alla risposta affermativa il sedicente agente ha messo in allarme la donna, dicendole che con tutta probabilità si era trattato di un truffatore. Lui stesso lo aveva incrociato per strada mentre s’allontanava dal condominio. Così il falso agente ha invitato la pensionata a controllare che non vi fossero ammanchi in casa.
Lei l’ha condotto nelle varie stanze e ha scoperto il furto. Agitata e confusa, è stata consigliata dall’uomo di recarsi a fare denuncia ai Carabinieri, poi ha lasciato il palazzo. Una volta recatasi in caserma accompagnata da parenti, la vittima ha potuto constatare la doppia beffa: anche il poliziotto era in realtà un truffatore, che intervenendo in seconda battuta aveva consentito al ladro di allontanarsi senza dare nell’occhio. La duplice truffa, perpetrata ai danni d’una anziana, è stata perpetrata in mattinata, nel centro di Sesto e nel giorno di mercato.
La notizia invita alla prudenza. Mai far entrare in casa degli sconosciuti, anche se muniti di tesserini che potrebbero essere stati falsificati. A Cittiglio il finto operatore dell’acquedotto si è presentato addirittura accompagnato da un agente in divisa. Resta difficile per tutti, e non soltanto per gli anziani, valutare se una persona sia animata da buone o cattive intenzioni. Forse un consiglio potrebbe essere quello di far aspettare fuori dalla porta il visitatore e chiamare il Comune o i Carabinieri per chiedere informazioni.