«Che paura dopo quel silenzio. Ma adesso resti qui con noi»

Il paese - Il giorno dopo per le strade non si parla d’altro. Hanno esultato anche i bimbi delle scuole

– Clima di festa ad Angera il giorno dopo la liberazione di Rolando Del Torchio. Entrando nei negozi, nei bar e parlando con la gente l’emozione è palpabile. , vecchio amico di gioventù di Rolando e titolare di un’agenzia immobiliare in piazza Garibaldi, è «felice per la positiva evoluzione. Tutta Angera sperava in questo esito». Paolo era preoccupato per l’amico: «Ho lavorato col Pime durante la mia presidenza al Rotary e ne conosco l’operato. Vorrei dire a Rolando di riconsiderare i rischi di continuare a vivere in quelle terre insicure.

Comprendo il suo spirito missionario: ma gli consiglierei di ridimensionare la sua presenza laggiù, limitandola a brevi periodi». Oggi però prevale l’emozione. Anche nell’ambito della parrocchia. «Ero stato molto toccato dalla notizia del suo rapimento» dice il parrocchiano . «Ero dispiaciuto soprattutto perché si trattava di un missionario, che ha sempre speso la propria vita per gli altri, anche dopo aver lasciato l’abito sacerdotale. Un difensore dei poveri. Spero di poterlo incontrare ad Angera per testimoniargli la vicinanza della sua gente, anche con la preghiera». Anche esprime la sua «gioia cristiana» per il rilascio. , pediatra in via Greppi conosce Rolando di vista. «Non avevo idea di come sarebbe finita, ma sono soddisfatto del risultato». dell’Osteria Il Melograno, pur non conoscendolo commenta: «Sono contento e mi farebbe piacere, se venisse ad Angera, averlo come ospite». Condivide la soddisfazione il Comandante di Polizia Locale : «Non lo conosco ma condivido la gioia per il rilascio». «Anche gli alunni delle scuole esultano» spiega : «È bello vedere la loro felicità». Aggiunge l’amico : «Questo esito era davvero insperato, dopo sei mesi di prigionia. Sono felice per Rolando».
Manifestazioni di sollievo anche dai Comuni vicini: «Quando si diffuse la notizia del sequestro restai sbigottito, non conosco Rolando ma la sua storia mi è stata raccontata dalle tante persone che lo conoscono» spiega il sindaco di Taino
. «Spero di poterlo incontrare quando tornerà in Italia per fargli sapere che Taino ha pensato a lui ed era in trepidante attesa di questa notizia. Ringrazio quanti si sono prodigati per giungere alla sua liberazione». , sestese speaker di RMF, conclude: «Non sono riuscito a mettermi in contatto coi cugini della gastronomia angerese, ma so che è salvo. Davvero una bella notizia».