– «Mamma, ad aprile dell’anno scorso ti avevo promesso che ci saremmo rivisti ad aprile dell’anno successivo e così sarà”. Al telefono , l’ex missionario rapito nelle Filippine a ottobre del 2015 e rilasciato da poche ore, ha rassicurato mamma Giuseppina che ieri ha compiuto 93 anni. Un regalo meraviglioso, il regalo più desiderato per l’anziana donna che aspettava quella telefonata con tutto il cuore. Il retroscena è stato raccontato dal sindaco di Angera, , che ha seguito con grande attenzione l’evolversi
della vicenda e che ieri mattina ha fatto tappa a casa della signora Giuseppina, mamma dell’ex missionario, per salutarla e per augurarle buon compleanno. Nell’occasione il primo cittadino si è presentato con un grosso mazzo di margherite. «Aspettiamo che torni – dice il primo cittadino – per il momento non sappiamo quando rientrerà, ma siamo già contenti del fatto che finalmente sia stato liberato. La notizia del suo rilascio è stata una liberazione per tutti. Siamo contenti soprattutto per la famiglia».
«Ero un po’ preoccupato – ha aggiunto il sindaco – per le notizie che arrivavano dalle Filippine e che parlavano di condizioni fisiche precarie, ma dalle foto che ho visto mi pare che stia bene». In queste ore Del Torchio si trova all’ambasciata italiana di Manila dove è assistito dal personale della sede diplomatica. Lo ha reso noto la Farnesina. Del Torchio è stato trasferito ieri da Zamboanga a Manila dopo aver passato la prima notte in un ospedale militare. Del Torchio «è emaciato. Ha perso molti chili . Ma sta bene», aveva dichiarato il portavoce dell’esercito filippino. L’ex missionario era stato portato via da uomini armati a Dipolog a inizio ottobre 2015, sulla scia di una raffica di rapimenti di stranieri – quattro, nel giro di pochissimi giorni – operati degli estremisti islamici di Abu Sayyaf. Secondo fonti locali l’uomo sarebbe stato rilasciato dietro il pagamento di un riscatto. I media filippini parlavano di circa 570.000 euro, ma si tratta di un aspetto del quale non ci sono al momento conferme. L’aspetto più importante è che l’ex missionario sia stato liberato e che molto presto farà rientro in Italia. Anche se non c’è ancora una data. «L’importante – ha concluso il sindaco – è che ora sia libero».