– Espulsi da scuola. Non si tratta di studenti indisciplinati, ma dei piccioni che, con i loro escrementi, hanno reso inagibile i bagni delle scuole Majno. Ora, dopo anni di richieste, arrivano i dissuasori. Ovvero quegli spuntoni di metallo che si vedono sugli edifici e che impediscono agli uccelli di posarsi sui davanzali e sui cornicioni. Evitando, così che utilizzino gli immobili come delle grandi toilette.
Un problema che alle secondarie di primo grado di via Palestro ha assunto una particolare gravità,
specialmente in alcuni bagni che ormai vengono impiegati soltanto dai piccioni. Talmente pesante la situazione che lo stesso sindaco , d’accordo col preside , non aveva esitato a definirle «latrine». Già lo scorso anno La Provincia di Varese aveva raccontato di questo e dei tanti problemi di manutenzione che affliggono le scuole gallaratesi, questioni che sono tornate alla ribalta delle cronache in queste settimane. Complici, anche, i furti di materiale tecnologico che hanno colpito diversi istituti, accendendo i riflettori sulla sicurezza degli edifici scolastici.
Ora, seppur ad un anno di distanza, arriva una prima risposta alla problematica dei bagni resi inutilizzabili dal guano di piccione accumulato all’interno: il comune ha affidato all’azienda Karysma di Caronno Pertusella l’incarico di installare gli “spuntoni” che terranno lontani i piccioni. Aspetto curioso, si tratta della stessa azienda che dall’aprile dello scorso anno ha ottenuto da Palazzo Borghi l’incarico relativo alle deratizzazioni e alle disinfestazioni sul territorio cittadino. Ma in questi 12 mesi, evidentemente, nessuno in comune ha pensato di provare a chiedere se potessero fare qualcosa per il problema dei piccioni alle Majno. Ora, però, con una spesa di poco meno di 10mila euro più Iva, gli uccelli saranno allontanati una volta per tutte dall’istituto. Il che rappresenta solo un primo passo verso la soluzione definitiva: «I dissuasori vanno bene – afferma , neo eletta presidentessa del consiglio di istituto – ora però va sistemato anche il bagno. E tutto quanto abbiamo inserito nell’elenco» delle manutenzioni richieste a Palazzo Borghi. Con l’auspicio che tra la fine di questa e l’inizio della prossima legislatura qualcosa cominci a muoversi all’interno degli istituti scolastici cittadini.