– L’assenza diventerà una ricca presenza. “Assenza” è uno spettacolo di danza. Ballerine sul palco insieme a musicisti che suonano davvero accompagnando cantanti e attori. Ma stasera al Teatro Vela di Varese quando si aprirà il sipario andrà in scena una storia iniziata tanto tempo fa. Esattamente vent’anni fa Nicoletta Tinti gareggiava e sognava a colori alle Olimpiadi di Atlanta sul tappeto della gara di ginnastica ritmica. Poi si ritrovò in una vita in bianco e nero che per un attimo gli sembrò impossibile poter ricolorare. Invece no. Intanto la vita era rimasta e quindi serviva solo ritrovare la forza per ricominciare a viverla. Il primo segnale arrivò prendendo in mano una racchetta da tennis. Oltre al movimento serviva il sorriso. Ma quello Nicoletta non l’aveva mai perso. Andava solo asciugato dalle lacrime e mantenuto splendente come appare a chiunque la conosce e la incontra.
«Il tennis si, va bene, ma io danzavo» si ripeteva. Un palcoscenico era difficile anche solo pensarlo ma qualcos’altro per dare un nuovo strappo serviva eccome. Qualcosa di nuovo, mai provato prima, insomma, di fresco! Magari in un ambiente tutto nuovo dove cercare e ritrovare un minimo di autonomia e un’altra cosa di cui aveva sentito parlare senza capirne bene il significato: l’aria in faccia. Trovato! Pare che i suoi amici dell’Unità Spinale di Firenze stiano imparando a sciare.
Beh, cercando qualcosa di fresco cosa c’è di meglio della neve e dell’aria di montagna. Ci mette poco la Nico. Di nuovo e di tanto trova nuovi amici e l’aria in faccia. Seduta nel guscio, prima la guidano e poi la lasciano libera. Libera di cadere, di rialzarsi e finalmente si sciare come non aveva mai potuto immaginare. Scendendo sulla neve la Nico risaliva la vita riprendendola in mano, facendola sua. Ma nella vita di prima c’era anche la danza e allora perché fermarsi quando aveva appena ricominciato a muoversi. La ricerca della Nico continua ma senza saperlo c’era già qualcuno che cercava lei. Qualcuno che aveva preso il suo posto nella scuola di danza che la Nico aveva dovuto lasciare quando dovette sedersi.
Quando due persone si cercano con la volontà di trovarsi prima o poi si trovano. Se poi vanno l’una incontro all’altra si trovano anche prima. E siccome sono due ballerine l’incontro, anzi, l’abbraccio non poteva che sbocciare in una scuola di danza con pensieri comuni e condivisi: uno spettacolo insieme, in un teatro. Uno spettacolo che emoziona i protagonisti e il pubblico, capace di fondere entrambi in una favola moderna che racconta qualcosa ancor prima di cominciare e continua molto dopo lo spegnersi dei riflettori di un palco di un teatro che orgogliosamente è a Varese, è accessibile e nonostante la sua veneranda età ha trovato anche lui nuova vita ospitando protagonisti di molte altre storie capaci di riempirlo come gli era capitato poche altre volte, parlando di sport e disabilità: il Teatro Vela. Che stasera sarà gonfio di persone che impareranno una favola nuova, pieno di amici che non si contano perché avranno altro da vedere e a cui pensare. Con il cuore aperto. Pronti a cogliere l’essenza della vita accogliendo “Assenza”, trasformandola in una felice presenza.