I vandali imbrattano i muri del paese. Ragazzi in strada per ripulire tutto

La lezione - A lanciare l’appello il sindaco con una lettera toccante ai giovani di Angera

I giovani di Angera sono scesi in campo per ripulire le scritte comparse negli ultimi tempi in città. Un evento che l’amministrazione comunale ha ribattezzato “festa dei muri liberi”. In tanti hanno aderito all’iniziativa lanciata dal sindaco : pennello e vernice si sono messi al lavoro per ridare lustro alle pareti imbrattate. In particolare in città erano comparse diverse scritte fasciste. «L’idea – ha spiegato il primo cittadino in una lettera ai ragazzi – è nata dopo aver visto imbrattati i muri della nostra città.

Tra questi uno dei simboli di Angera, uno dei palazzi più storici della città: il palazzo Pretorio. Anch’io come te oggi – insiste il sindaco – sono stato ragazzo e anch’io ho vissuto dubbi, preoccupazioni, travagli interiori. Ho cominciato a scoprire la politica e peggio l’ideologia. I miei erano gli anni di piombo. Un giorno se ci sarà l’occasione ti racconterò quante cose brutte sono seguite all’ideologia di quel tempo, non tanto dall’ideologia dell’Isis di oggi. Allora la scusa per la violenza era un colore politico, oggi religioso».
La lettera ha convinto diversi ragazzini: «Anch’io come te ora – ha aggiunto il sindaco – sono confuso, frastornato, perché faccio fatica a capire cosa succede dentro e fuori da me. Faccio fatica a capire cosa pensino gli altri. Cosa posso fare per sentirmi parte della famiglia, del gruppo di amici, della comunità. Cosa devo fare per non sentirmi isolato. E so perché l’ho vissuto, che chiunque ti allunghi una mano in questi momenti ti possa sembrare un amico. Uno di cui difendere le idee e ascoltandole forse, anche condividerle. Condividere e confrontarsi è bello». «Rivendica la tua capacità di giudizio autonomo, difendi la tua libertà e quella degli altri. Vedrai che la vita ti ripagherà, se non oggi, se non subito, vedrai che sarai ripagato. E se anche fosse che non vedi la ricompensa, pensa quanto è bello andare a letto la sera soddisfatto per un gesto positivo, piuttosto che arrabbiato con tutti, incattivito con le cose del mondo».
Il messaggio diffuso dal sindaco è stato raccolto da diversi ragazzi di Angera che ieri si sono ritrovati ripulendo le scritte della vergogna, cancellando quanto di brutto fatto nei giorni scorsi dai loro coetanei . L’amministrazione ha reagito lanciando un segnale educativo che i ragazzi di Angera hanno raccolto dando uno schiaffo ai vandali. «E’ stata un’iniziativa spontanea – conclude il sindaco Molgora – alla quale hanno risposto in tanti. E’ stato sicuramente un segnale molto positivo».