– Aveva creato una storia d’amore virtuale ingannando una giovane ventenne della Brianza, affetta da disabilità mentale: aveva creato un personaggio di fantasia della quale la ragazza si era innamorata perdutamente. Le ha estorto denaro dietro la minaccia che avrebbe reso pubbliche le foto osè che gli aveva inviato. E infine con lei, dietro inganno, avrebbe avuto anche dei rapporti sessuali fingendosi un amico del suo innamorato virtuale.
La vicenda agghiacciante arriva da Cassano Magnago: l’uomo, finito in manette, un 45enne di Cassano, è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri di Como. E dovrà rispondere delle pesanti accuse di estorsione e violenza sessuale. Il cassanese, finito in carcere a Busto, secondo la ricostruzione investigativa, si serviva di un nome fasullo per adescare su internet le ragazze. Lo stesso meccanismo era stato innescato nel 2014 con la ventenne brianzola. Ma andiamo con ordine. La giovane era stata contattata su Internet nel gennaio del 2014.
Sul profilo della propria pagina Facebook compariva dietro un falso nome la foto di un giovane prestante, palestrato e avvenente. Ma dietro quell’immagine fasulla si nascondeva un uomo senza scrupoli, tanto da ingannare in maniera vile una ventenne, affetta da disabilità. La relazione virtuale si è fatta sempre più spinta, tanto che a un certo punto il finto fidanzato si è fatto spedire anche delle foto della ragazza in posa un po’ osé. Immagini che l’uomo ha deciso di usare a proprio vantaggio, minacciando la ragazza che le avrebbe diffuse se non gli fosse stata ricaricata una carta prepagata. Una vicenda terrificante. La ventenne avrebbe ricaricato una cifra vicina al migliaio di euro. Ma la storia ha assunto contorni ancora più inquietanti: la ragazza si era innamorata perdutamente di quell’immagine, di uno spasimante virtuale che non era mai esistito. Eppure per quell’uomo avrebbe fatto qualunque cosa. Persino avere dei rapporti intimi con un presunto amico del suo innamorato. Tuttavia l’amico non esisteva: altri non era che il cassanese che si era inventato questa ingannevole identità. La giovane si sarebbe anche recata nel Varesotto per incontrare il finto amico, ma in realtà i rapporti sessuali li avrebbe avuti con lo stesso uomo che fin dall’inizio si era preso gioco di lei. Con l’inganno le aveva prima estorto i soldi e poi l’aveva forzata ad avere rapporti intimi.
La storia si è prolungata fino allo scorso ottobre quando i genitori della ragazza si sono insospettiti: l’allarme è scattato quando si sono accorti che per ricaricare la carta, la figlia aveva sottratto ai parenti piccole somme di denaro. La ragazza avrebbe negato estorsioni e violenze, ma poi a un certo punto avrebbe anche fatto delle ammissioni. I carabinieri hanno perquisito la casa del cassanese nel cui computer sarebbero stati ritrovati file compromettenti che ritrarrebbero anche altre ragazze sulle quali verranno compiuti ulteriori approfondimenti. Nel frattempo il finto fidanzato è finito in carcere.