«Moschee a Gallarate? No, grazie». Il centrodestra cittadino presenta il Patto della Ragione contro la proliferazione dei luoghi di culto islamici. «Se diventerò sindaco, il mio impegno sarà quello di impedire che a Gallarate sorgano delle moschee» promette il leghista , candidato alla poltrona di primo cittadino col sostegno di Lega Nord, Forza Italia e Lega Civica (più le liste Gallarate Onesta, Gente di Gallarate, e Libertà per Gallarate).
Ieri pomeriggio Cassani ha ribadito il suo secco no alle moschee incontrando i gallaratesi nel gazebo allestito in piazza Libertà. Insieme a lui, anche il neo-consigliere regionale leghista .
«L’attuale Pgt – spiega Cassani – prevede due aree da destinare al culto. Se vinceremo le elezioni, faremo di tutto per impedire che questi spazi siano adibiti all’edificazione di una moschea. Ci dà dà una mano anche la legge regionale: benché alcuni punti siano stati considerati incostituzionali, l’impianto della legge rimane in vigore, e siamo sicuri che sia il governatore Maroni sia il consigliere Monti faranno il possibile per rendere ancora più stringente la normativa».
E perciò sempre più complicato edificare moschee sul territorio lombardo.
Sul punto, il centrodestra gallaratese non è disposto a trattare: «La nostra posizione è intransigente – avverte Cassani – Del resto, l’amministrazione uscente ha provato a dialogare con gli islamici, istituendo anche una consulta degli stranieri. Con pessimi risultati». «Queste persone non si vogliono integrare. Anche per quanto riguarda i servizi sociali daremo la precedenza ai gallaratesi – insiste il candidato sindaco – Non ne possiamo più di vedere milioni di euro spesi per stranieri che non si integrano e bighellonano per la città, che è sempre più insicura».
Per rafforzare la propria tesi, Cassani ricorda due recenti episodi di cronaca avvenuti nella città dei Due Galli: «Nel giro di poche ora abbiamo avuto una persona aggredita in stazione da due marocchini, e il furto di sette computer nella scuola di Cascinetta. Se questa è la sicurezza sbandierata da Guenzani, siamo a posto».
Il consigliere leghista Emanuele Monti, da poco insediatosi al Pirellone, dà man forte al candidato sindaco del centrodestra: «Questo Patto della Ragione (il nome prende spunto dal libro “La Forza della Ragione” di , ndr) risponde a un’esigenza molto sentita sul territorio, quella di evitare che sorgano moschee – argomenta il consigliere varesino – Dopo gli attentati che hanno sconvolto Parigi e Bruxelles la gente ha paura, soprattutto in un’area come la nostra che è vicina a Malpensa. Basta lassismo: non possiamo certo aspettare una tragedia per intervenire».