Una palla a spicchi tra le mani, tanta sana competizione, nuove amicizie sbocciate tra un canestro e l’altro. «Ha vinto lo spirito del minibasket». Eh sì, è stato un successo su tutta la linea il “Memorial Luigi Orrigoni”, la manifestazione giovanile di pallacanestro andata in scena dal 22 al 25 aprile nelle palestre di Daverio, Mornago e Casale Litta, con l’organizzazione della Pallacanestro Daverio Rams. Evento internazionale, da quest’anno, vista la partecipazione dei croati del Rudes Zagabria. Dodici squadre, 150 ragazzi nati nel 2004, entusiasmo contagioso.
«È stata una soddisfazione enorme – gongola Omar Busana, responsabile minibasket della Pallacanestro Daverio – Partecipo da anni a tornei analoghi che si svolgono in altre zone d’Italia: portare una cosa del genere a casa nostra, e vedere che alla fine tutti erano strafelici di aver partecipato, beh, è qualcosa che ci riempie d’orgoglio». Per la cronaca, il memorial intitolato a Luigi Orrigoni, fondatore del gruppo Tigros, è stato vinto dalla Pallacanestro Varese, davanti a Robur et Fides e Pallacanestro Daverio (alle premiazioni,
tra gli altri, sono intervenuti Paolo Moretti, Paolo Vittori, e il presidente della Fip varesina Giancarlo Salvetti). Ma stavolta davvero, al di là della retorica, hanno vinto tutti: partecipanti e organizzatori. «I ragazzi si sono divertiti un mondo, e anche il comportamento dei genitori è stato molto corretto» racconta Busana. Un grosso contributo alla perfetta riuscita della manifestazione lo hanno dato i volontari: «Una sessantina di persone tra ragazzi del settore giovanile, dirigenti e genitori della nostra società – fa sapere con orgoglio Busana – Sono stati bravissimi: hanno gestito alla perfezione lo stand gastronomico, dando da mangiare a 500 persone in 3 giorni. Senza i volontari (soprattutto il “Gruppo Bireta”) non avremmo neanche lontanamente raggiunto un risultato del genere. Un grosso grazie va anche all’allenatore Cristiano Maino, che ha fatto un lavoro pazzesco».
A fine torneo sono fioccati complimenti sinceri: «Ho letto i commenti dei genitori dei ragazzi dell’Ayers Rock Gallarate, che durante il torneo hanno ospitato quelli di Genova: dicevano di essersi totalmente ricreduti dello scetticismo iniziale, e che non vedono l’ora di rifare l’esperienza. È bellissimo vedere come lo spirito della manifestazione abbia “contagiato” non solo giocatori e società, ma anche i genitori. Prima ancora che il torneo finisse, diverse squadre hanno espresso il desiderio di tornare l’anno prossimo». Ci piace chiudere con un messaggio che abbiamo letto proprio sulla pagina Facebook degli Ayers Rock Gallarate: «I ragazzi sanno farti rivivere situazioni semplici ma cariche di amore, che la quotidianità ti fa scordare. Grazie a voi che ci avete messo nella condizione di riviverle».