Nuovo Commissariato di Polizia all’ex Enel di via Foscolo, «finalmente ci siamo». Ad annunciarlo è l’assessore ai lavori pubblici . «Entro il mese di maggio prevediamo che possa essere compiuto il trasloco». La recinzione esterna che delimita l’area a disposizione della Polizia da Stato da quella rimasta al privato, nell’ambito dell’operazione urbanistica che ha consentito al Comune di entrare in possesso dell’ex sede Enel di via Foscolo, è stata finalmente realizzata. Era l’ultimo ostacolo sulla strada del trasloco del Commissariato dall’attuale, angusta sede di via Candiani, in un’ala del Palazzo Gilardoni.
A questo punto resta solo da capire quando verrà eseguito, per poter pianificare l’inaugurazione della nuova sede della Polizia di Stato. «Finalmente ci siamo – annuncia Paola Reguzzoni, assessore ai lavori pubblici che aveva già seguito tutta la fase di ristrutturazione dell’ex Enel da quando era alla guida di Agesp Servizi – attendiamo conferme da Roma su quando potrà essere programmato il trasloco degli uffici da via Candiani. Il primo passo sarà lo “switch” della centrale operativa radio,
poi nel giro di un weekend potrà essere completato il trasferimento. Abbiamo chiesto solo di poter conoscere le date con un paio di settimane di anticipo per poter avvisare i cittadini». L’obiettivo dell’amministrazione è di poter portare a termine l’operazione entro il mese di maggio, in modo tale da poter chiudere un cerchio che era stato aperto esattamente 5 anni fa, con la posa della prima pietra dei lavori di ristrutturazione. Che poi sono proseguiti a rilento, per una serie di ragioni legate ai tempi della burocrazia ministeriale, ma che a questo punto, dopo la posa delle imponenti recinzioni a cura del proprietario privato della restante parte dell’area ex Enel, possono essere solo un ricordo del passato. Il trasloco della Polizia di Stato in via Foscolo apre nel frattempo un’altra partita, quella del riaccentramento a Palazzo Gilardoni, negli spazi lasciati liberi dal Commissariato, di una serie di uffici comunali oggi sparsi in giro per la città. La prospettiva dell’amministrazione è di liberare Villa Tovaglieri, destinata alla Casa del Novecento, e via Roma, sede dei servizi sociali, per poter mantenere attive solo due sedi municipali, Palazzo Gilardoni e i Molini Marzoli.