– Avrebbe obbligato la ex compagna ad avere un rapporto sessuale con lui: a finire in manette nelle ultime ore è stato un giovane di 25 anni originario di Gallarate. Ma i fatti sui quali si sta ancora cercando di fare chiarezza sono avvenuti nella zona che gravita attorno alla città di Castellanza. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti, avrebbe raggiunto la ex compagna con la quale c’era stata in precedenza una relazione sentimentale costringendola con la forza ad avere un rapporto.
I fatti risalirebbero allo scorso mese di marzo, ma sono diversi gli aspetti sui quali si sta cercando di fare luce. Il giovane gallaratese è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Busto. E’ stato il risultato di una breve attività di indagine svolta dai carabinieri della stazione di Castellanza: i militari, nei primi giorni di marzo, hanno ricevuto una denuncia di violenza sessuale da parte della ex compagna dell’uomo nei confronti del quale è stata applicata, dopo qualche giorno, una prima misura cautelare (il divieto di avvicinamento alla parte offesa). Si è trattato di un primo provvedimento di natura giudiziaria in attesa dell’esito complessivo degli accertamenti. Ma la vicenda ha avuto ulteriori sviluppi visto che nonostante il divieto impostogli dall’autorità giudiziaria, il giovane non ha saputo tenersi a freno. Non avrebbe seguito le indicazioni previste nel provvedimento cautelare (recandosi più volte sotto casa della ex) tanto da peggiorare ulteriormente la propria posizione.
Dopo i nuovi episodi, è stato colpito da un nuovo provvedimento, questa volta privativo della libertà personale. A quel punto è stato arrestato, al termine delle formalità di rito, ed è stato trasportato verso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare. Secondo le prime informazioni, che al giovane ora, oltre alla prima accusa di violenza sessuale, venga contestato anche il reato di stalking, ma si tratta di un aspetto tuttora in fase di valutazione da parte della Procura di Busto Arsizio. La vicenda resta estremamente grave, ma grazie al tempestivo intervento da parte dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Busto, è stato evitato che potessero prodursi nuovi effetti tali da risultare ancora più devastanti.