– Colpi d’ascia a Lonate Pozzolo per una questione di parcheggio “selvaggio”: sono finite in ospedale due persone, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito in maniera molto grave. L’intervento dei carabinieri della stazione di Lonate Pozzolo, coordinati dai colleghi della Compagnia di Busto Arsizio, è stato tempestivo, tanto che le conseguenze avrebbero potuto essere ben più devastanti. I fatti si sono svolti negli ultimi giorni a Lonate Pozzolo: per il momento, dal punto di vista giudiziario a finire nei guai è l’uomo più anziano, un pensionato di 75 anni originario della provincia di Palermo, ma residente a Lonate Pozzolo. L’uomo è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere delle accuse di lesioni e porto abusivo di arma bianca.
La vicenda si è sviluppata in piazza Sant’Ambrogio. Pare che tutto abbia avuto inizio dopo un diverbio scaturito per futili motivi. Per il momento si sta ancora cercando di chiarire con esattezza quello che è successo, ma stando ai primi riscontri pare che la scintilla che ha infiammato la lite sia collegata a una questione di viabilità. Una questione estremamente banale, futile che avrebbe potuto però produrre effetti ben più devastanti. A un certo punto,
infatti, sembra che l’anziano si sia scagliato contro un trentenne residente anche lui a Lonate Pozzolo, peraltro un vicino di casa dell’anziano. Sullo sfondo c’è la storia di una macchina parcheggiata in modo non molto ortodosso, tanto da ostruire il passaggio carraio. Una storia come tante altre, ma in questo caso dalle parole si è passati rapidamente ai fatti. Non è chiaro se tra i due ci fossero già problemi pregressi o se quello dell’altro giorno sia stato il primo violento battibecco. Che tipo di rapporto intercorresse tra i due non è stato chiarito con esattezza. Fatto sta che in un lampo il diverbio si è trasformato in una lite violentissima. L’anziano avrebbe impugnato un’ascia da lavoro avventandosi contro il giovane e lo avrebbe colpito alla testa procurandogli delle ferite superficiali al cuoio capelluto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno riportato la situazione alla calma. Entrambi sono stati trasferiti in ospedale dove hanno ricevuto le cure mediche necessarie. Sono stati curati a Gallarate: dopo poco tempo sono stati dimessi rispettivamente con 8 giorni di prognosi per “ferita lacero contusa al cuoio capelluto”, il più giovane, mentre l’anziano con prognosi di 10 giorni per “trauma contusivo alla spalla destra, al gomito destro e al polso destro da riferite percosse”. L’ascia è stata sottoposta a sequestro in attesa di essere trasferita in ufficio dei corpi di reato.