Sarà pur brutta, poco spettacolare, scarsa, tutto ciò che volete, ma questa Italia dimostra di avere due attributi enormi. Con la Svezia di Ibra, la vittoria arriva al minuto 88 grazie alla rete di Eder, e con essa giunge anche la qualificazione agli ottavi di finale. Perché al netto di tutti i discorsi sul bel gioco, ciò che conta in questi tornei è vincere e l’Italia lo sta facendo, attingendo nella maniera migliore alle poche armi che ha a disposizione.
E, paradossalmente, a far felice Antonio Conte e tutti gli italiani, sono proprio i cosiddetti “underdog”, i giocatori meno attesi, quelli che non voleva nessuno, quelli che in tutte le case degli italiani dovevano essere cambiati a metà primo tempo. Giaccherini contro il Belgio, Eder ieri. La partita è stata brutta, e anche noiosa, e l’Italia ha dimostrato ancora una volta quel è il suo punto chiave: la difesa. Oltre alla resistenza, perché negli ultimi dieci minuti in campo correva una squadra sola, e non era la Svezia. Una statistica rende l’idea sulla difesa più di altre mille parole: zero tiri in porta subiti in tutta la partita, la prima volta per gli azzurri nella loro storia agli Europei. Scusate se è poco. Antonio Conte, contro ogni pronostico, ha ottenuto ciò che voleva e forse anche di più: qualificazione agli ottavi dopo due partite, con ogni probabilità da prima in classifica (solo l’Irlanda battendo sia il Belgio che gli azzurri potrebbe ambire al primo posto) ed ora può anche permettersi di far riposare molti titolari mercoledì contro gli irlandesi. E soprattutto ha plasmato una squadra che, pur non incantando, sa quello che deve fare ma soprattutto dà fondo alle sue energie fino all’ultimo minuto di partita. Inoltre ha sbagliato finora pochi cambi, perché chi è entrato ha sempre dato un onesto contributo: Zaza ieri, Immobile con il Belgio, Thiago Motta in entrambe le occasioni. Il gol di Eder al minuto 88 infine può essere visto sotto molteplici aspetti: anzitutto la combinazione con Zaza è perfetta, con lo juventino che prende l’ascensore per regalare all’italo-brasiliano una sponda geniale che apre al gol. Ricorda anche vagamente, senza esagerare nei paragoni sia chiaro, il gol di Baggio alla Bulgaria nei mondiali americani del 1994. Ora c’è la partita con l’Irlanda, mercoledì alle 21 a Lille, in cui comunque l’Italia non sbracherà perché storicamente le squadre di Conte non mollano mai la presa. Però i titolari potranno e dovranno riposare, perché il probabile primo posto nel girone comporterà grosse responsabilità: agli ottavi, gli azzurri si troveranno di fronte una tra Croazia e Spagna, il livello sale clamorosamente e non si può più sbagliare.
Italy 1-0 Sweden – Eder Martins amazing goal 17… di imaxtv