«Io e il Poz ancora insieme»

L’intervista - Ci parla il grande Veljko Mrsic reduce da una stagione vincente insieme a Gianmarco Pozzecco

Questa è la storia di un’amicizia che dura da diciassette anni e che sul campo ha sempre portato a risultati entusiasmanti e clamorosi. Un’amicizia nata a Varese, coltivata nonostante la distanza per sedici anni, e continuata per le strade ed i campi da basket della Croazia. Veljko Mršić e Gianmarco Pozzecco si sono conosciuti nella stagione della stella varesina, portando sulla pelle i colori biancorossi.

Dopo quello scudetto la loro amicizia non si è affievolita, e li ha portati a riunirsi al Cedevita Zagabria. In comune, un’esperienza negativa sulla panchina di Varese ma anche la voglia di riscossa che li ha portati quest’anno a vincere un campionato ed una coppa di Croazia. Assieme, come diciassette anni fa. Quasi due settimane dopo il 3-0 netto e senza appello al Cibona Zagabria, insieme a noi coach Veljko Mršić torna su quella gioia e su tutta la stagione.


Abbiamo disputato una stagione molto buona, siamo stati molto competitivi dall’inizio alla fine, trovando la giusta chimica dentro e fuori dal campo, sia tra i giocatori che tra gli allenatori. Alla fine abbiamo fatto raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo preposti ad inizio stagione. Anzi siamo andati anche un po’ meglio, perché abbiamo raggiunto le Top 16 di Eurolega, abbiamo vinto la coppa nazionale ed il campionato. L’unica pecca è non aver fatto benissimo in Lega Adriatica: siamo usciti contro la Stella Rossa, un due a zero in cui entrambe le volte ci siamo arresi per un solo possesso, la prima a Belgrado dopo un tempo supplementare. Però di sicuro è stata una annata grandiosa, con Gianmarco affianco a me.

È vero, ho voluto Gianmarco perché dopo la stagione giocata in squadra assieme a Varese siamo rimasti sempre in contatto, seppure a distanza. Abbiamo condiviso una sola stagione, però ci siamo trovati bene, è nata una bella amicizia che è continuata negli anni, e non è una cosa scontata dopo che passi solo otto mesi insieme. Quando ho assunto la guida del Cedevita l’ho chiamato, non ci ho pensato un attimo, ci siamo parlati e la sua risposta è stata subito affermativa. Il suo atteggiamento mi ha aiutato molto, il suo lato umano, il suo grande cuore, ha dato un apporto positivo in ogni momento a me ed alla squadra.


Sì, so che proprio in questi giorni lui ha trovato un accordo per restare qui un’altra stagione. Sono felice, anzi tutti siamo felici che Gianmarco resti con noi alla guida del Cedevita: è come aver acquistato un grande giocatore.

Ho seguito molto, insieme al Poz, ed entrambi siamo concordi nel dire che Paolo Moretti ha fatto un lavoro enorme dopo un inizio di stagione difficile e tanti ostacoli trovati per strada. Io e Gianmarco sappiamo bene che non è facile trovare la quadra giusta in corsa in una città come Varese, la pressione è tanta. Paolo ci è riuscito e sono molto contento per lui e per Varese.


Penso che con gli innesti di Claudio Coldebella e di Toto Bulgheroni Varese non possa far latro che crescere. Se devo essere sincero, confidando nel buon lavoro di questi ultimi a braccetto con Moretti, mi immagino Varese al livello di squadre come Reggio Emilia, Sassari ed Avellino. Milano è fuori portata, però con queste tre mi aspetto una Varese competitiva.


Mi spiace deludervi un po’, purtroppo non l’ho mai visto giocare però la carta d’identità parla di un giocatore giovane di Čačak, classe 1994, che in Serbia ha fatto molto bene. Le referenze sono ottime, penso e spero che sia un bel colpo per la Openjobmetis.