Da Vergassola a Nada e i Deproducers: torna Microcosmi con un mix di cultura, arte, cibo e inclusione sociale.
Sarà un weekend caldo quello dal 24 al 26 giugno, quando Comerio si popolerà di tanti concerti, cortometraggi, mercatini d’artigianato e di Slow Food, incontri, spettacoli di danza, mostre, aperitivi in musica, laboratori per bambini, yoga e tanto altro.
«Essere arrivati al quarto anno è già un successo» dice il compositore Vittorio Cosma, ideatore del festival insieme al sindaco di Comerio Silvio Aimetti.
«Ci piacerebbe che Microcosmi diventasse un marchio di qualità, che, invece, dei grandi nomi, fosse la formula a funzionare. Vogliamo mischiare realtà virtuose della zona a quelle nazionali in modo che il pubblico sappia sempre di trovare cose belle: la presentazione di un libro, musica di qualità, cortometraggi, laboratori o persino start up».
Un posto in cui si possa pensare «che un mondo migliore è possibile e che facendo dei piccoli passi, non solo nel campo creativo, si può migliorare».
Non mancherà l’occasione per riflettere. L’esempio per Cosma è il forte accento sui migranti «che sono stati accolti a Comerio e coinvolti nel laboratorio “Età”, insieme agli anziani del paese». Ci sarà poi la presentazione del gruppo «che ha realizzato il documentario pluripremiato da Tribeca a Cannes, “Io sto con la sposa”, dedicato ai profughi siriani e palestinesi».
Arrivare alle edizione 2016 per il sindaco Aimetti «è un risultato incredibile anche perchè la manifestazione sta crescendo con una coralità di forme di espressione che vorremmo portare avanti anche durante l’anno».
Dal parco di Villa Tatti ai bar del paese, tutta Comerio partecipa: «quest’anno lanceremo anche la terrazza belvedere che ospiterà dei reading. Come sindaco la cosa per me importante è sapere che in un paese di 3000 anime, in 200 dai 10 ai 90 anni partecipano, attivamente e a titolo volontario, per dar vita a tre giorni di festa».
Accanto a Dario Vergassola, che inaugurerà la prima serata del festival con “La Ballata delle Acciughe”, arriveranno Francesco Motta «la rivelazione di quest’anno del mondo indie», Nada & La Toys Orchestra «hanno garantito che faranno “Amore disperato”».
Sabato 25, invece, sarà la volta di “Iosonouncane” che «mischia elettronica con la canzone d’autore in maniera intelligente anche esulando dalla forma canzone tout court» racconta Vittorio che finalmente riesce a portare al festival i Deproducers «col progetto di musica per conferenze scientifiche realizzato con Riccardi Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci col professor Fabio Peri, dell’astrofisico e direttore del Planetario di Milano. Raccontiamo l’universo sonorizzandolo con delle proiezioni. A sostituire Casacci, impegnato in concerto coi Subsonica, sarà Roberto Angelini che vedere tutte le sere a “Gazebo”».
Guardando il programma c’è davvero l’imbarazzo della scelta dalla performance in acustico di Ricky Gianco, dalla presentazione pop-rock d’autore di Luca De Gennaro con incursioni musicali dei Santa Margaret ai Cortisonici al bar, passando per lo straordinario Luca Stricagnoli e il il rockabilly dei varesini Shakers.
Ora non resta che sperare nella clemenza del tempo.
Le prevendite dei biglietti a 10 euro per le due serate di sabato con Vergassola, Motta, Nada & A Toys Orchestra e domenica con Ricky Gianco, Iosonouncane, Deproducers sono attive a Varese nel negozio Record Runners di via Albuzzi e nello Studio Fidanza e Associati di via Staurenghi, 37 a Comerio nell’Edicola di Largo Ossola, e a Il Vecchio Circolino di via Garibaldi, 18.