La forza c’è. L’agilità anche, almeno a vederla correre e placcare in mezzo al campo. Insomma, un po’ del «physique du rôle» del rugbysta ci sta (1,65 metri per 60 chili). Caratteristiche però che, unite al fascino femminile, suscitano qualche sorpresa, soprattutto quando lei dice: «Sì, faccio l’allenatrice di rugby».
Fischietto e palla ovale tra le mani, Lucia Giupponi, 25 anni, di Lenna, non sarà ancora ai livelli di Jonah Lomu, la leggenda neozelandese del rugby; certo è che un piccolo record, almeno in terra brembana e forse orobica, l’ha già stabilito: da circa un anno è la guida dell’unica squadra che gioca con la palla ovale in riva al Brembo, la «Rugby Zogno».
Formazione, al contrario, composta finora solo da maschi, 25 ragazzini tra i 6 e i 13 anni, seppure l’accesso al gentil sesso non sia stato assolutamente precluso ma sia frutto solo del caso. Allenatrice di rugby determinata e appassionatissima a uno sport dai più considerato quasi solo maschile.
Qui, naturalmente – vista l’eta dei piccoli atleti – il contatto fisico, tipico del rugby, non crea comunque alcun problema. Anzi sprona i ragazzi – a quanto pare – a fare ancora meglio, magari proprio quando devono effettuare un placcaggio di Lucia (nel rugby è l’atterraggio dell’avversario in possesso di palla).
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r.clemente
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