Il Comune di Angera fa tappa in Regione Lombardia per parlare dell’ospedale. Un incontro compiuto dal vicesindaco Marco Brovelli per pianificare la prossima audizione in commissione sanità regionale: «L’obiettivo è di discutere dei problemi dell’ospedale di Angera nella sua complessità. Nella commissione – ha aggiunto Brovelli – chiederemo che venga posto rimedio alla questione del rapporto tra il territorio e la struttura visto che sono scollegati l’uno dall’altro, anche perché con la struttura da una parte e il territorio dall’altra,
la conseguenza immediata è il depotenziamento dell’ospedale». Ma c’è soprattutto un aspetto collegato all’ospedale che sta particolarmente a cuore è senza ombra di dubbio il servizio del punto nascite, a forte rischio cancellazione ad Angera, salvo deroghe. Su questo aspetto Brovelli è stato molto chiaro: «Ribadiremo – sottolinea l’esponente della Giunta angerese – che il punto nascite venga mantenuto e valorizzato. Rimarcheremo che la deroga è assolutamente necessaria e lo faremo presente a tutte le forze politiche presenti in Regione Lombardia. Rimarcheremo che tutti i servizi non devono essere ridotti, ma che invece ne vengano aggiunti degli altri, penso ad esempio a nuovi ambulatori e nuovi servizi più in generale». Intanto Brovelli ha annunciato che la raccolta firme, che si è già attestata attorno a oltre 4.000 adesioni, proseguirà: «Con le firme andremo avanti perché sul territorio c’è un’ulteriore richiesta e per questo motivo abbiamo deciso che torneremo il 6 luglio al mercato di Sesto Calende». Brovelli, con il comitato spontaneo, proseguiranno nella loro battaglia per difendere e valorizzare il presidio angerese. «Ci aspettiamo che la politica tenga conto delle esigenze del territorio: la questione – insiste – è molto sentita da un bacino molto più vasto della sola Angera. Ci si deve rendere conto che depotenziare un punto di riferimento di questo tipo sarebbe un grave danno per il territorio della zona. A Luino c’è un comitato che ha raccolto oltre 7.000 firme, a Cuasso uguale: si è costituito un altro comitato spontaneo. Ci sono iniziative nate sul territorio – conclude Brovelli – e sarebbe il caso che il legislatore si guardasse attorno per capire che alcune modifiche devono essere apportate con tempestività».