Il suo look è sempre quello della grande diva. Ha calamitato l’attenzione dei media per l’incredibile somiglianza con la diva Liz Taylor e il Festival di Cannes del 1993 diventò famoso per la caccia all’originale. Tanto simile all’originale che la stessa Liz, quel 20 maggio 1993, le si avvicinò e le chiese: «That’s me?!» (Sono io?!). Oggi Marina Castelnuovo, “Ambasciatrice di Liz Taylor”, non ammette che ci siano copie conformi a lei: è l’unica e inimitabile, tanto da aver creato su questa somiglianza leggende e verità che ancora oggi fanno notizia.
Sì, ci siamo incontrati più volte a varie serate di galà. L’ultimo incontro è stato cinque anni fa a Parigi. Era un uomo dolcissimo. La sua stazza da ormone poteva ingannare, ma era davvero un gigante buono: una persona gentile, disponibile e sensibile. Ho conosciuto tanti “big”, molti dei quali ci hanno lasciato: quando queste cose accadono, proprio perché queste persone le hai conosciute e non solo incontrate, è sempre un gran dispiacere.
Sì, ci vediamo spesso in serate mondane. Mi ricordo di un nostro incontro. Eravamo a Monte Carlo e siamo scesi insieme da uno yacht. Ho sentito le voci della gente che ci stava osservando che dicevano: “lei la conosciamo, ma lui chi è?”. Stiamo parlando di uno degli uomini che rimarrà impresso sui libri di storia.
Una lettera dal presidente Bill Clinton. Quando mi sono vista recapitare a casa una lettera con lo stemma della Casa Bianca volevo morire. Mai avrei pensato di ricevere uno scritto dal presidente Clinton. Nel mio pellegrinare ho avuto modo di conoscere il fratellastro di Bill Clinton, Roger, un noto musicista. Io e Roger a Los Angeles avevamo la stessa agente. Lui mi disse che doveva venire in Italia e mi chiede se gli facevo da cicerone.
Abbiamo fatto shopping insieme a Roma, ho comprato una cravatta gialla oro a rombi blu e io gli dissi di regalarla a suo fratello come “Italian special souvenir”. Quando scoppiò il sex gate si parlò tanto di quarta cravatta e Monica Lewinsky sosteneva di avergliela regalata lei. Prima dello scandalo io avevo scritto un libro e in uno di questi capitoli parlavo di questa esperienza con Roger e della cravatta da me acquistata è regalata, tramite il fratello, a Bill Clinton. Così, io e Roger siamo stati chiamati a Washington per testimoniare, con il libro e gli scontrini alla mano, che quella cravatta l’avevamo comprata noi. Per ringraziarmi il presidente mi ha inviato una lettera.
Sto creando nella mia casa una sorta di mostra permanente che racconta tutta la mia storia da sosia di Liz. Ho già allestito delle bacheche con le foto scattate con John Travolta, Michael Jackson, Sylvester Stallone ecc… Inoltre, ho creato una piccola esposizione della linea da me creata di gioielli e bijoux, ispirati a Liz Taylor.
Sì, i russi stanno apprezzando questa collezione e sono usciti diversi articoli su numerose loro importanti riviste che descrivevano i gioielli da me disegnati.
Benissimo. Siamo sempre pieni e abbiamo clienti che vengono a trovarci da tutto il mondo. Ci tengo ad accogliere personalmente i miei clienti, il Check out invece lo fa la mia assistente. Mi ritrovo in molte occasioni a raccontare della mia vita fino a tarda notte ai miei clienti che, spesso, vengono al B&B per anche solo per conoscermi. La maggior parte di loro rimane a bocca aperta di fronte alla mia piccola mostra.