Finisce ai rigori, finisce con il trionfo della Germania, finisce nel modo peggiore. Cantano i tedeschi, finisce il sogno azzurro. Comunque onore ai nostri ragazzi, che sono andati ben oltre ogni rosea aspettativa. Nel primo tempo la partita è una sfida a scacchi, nessuno scopre il fianco. Loew a sorpresa cambia assetto alla sua squadra, si schiera con una difesa a tre speculare a quella degli azzurri e lascia Draxler in panchina,
mentre Antonio Conte preferisce non rischiare Daniele De Rossi e dà spazio a Sturaro. L’Italia, in campo con il lutto al braccio per le vittime di Dacca, tiene botta, riesce ad imbrigliare la manovra tedesca, non si lascia quasi mai sorprendere mentre la Germania preferisce avere la bacchetta di comando in mano. L’azione più pericolosa della partita la costruiscono proprio gli azzurri sul calare della prima frazione: sull’asse Bonucci-Giaccherini, in un remake dell’azione del vantaggio contro il Belgio, quest’ultimo riesce a controllare e crossare in mezzo, il destro di Sturaro viene deviato in corner da Boateng. Al rientro, l’Italia fa paura di nuovo: discesa sulla sinistra di un ottimo De Sciglio, traversone per la sponda di Eder che per un pelo non trova l’inserimento dell’inesauribile Giaccherini. La Germania però sale leggermente di tono, ritrova i ritmi del suo palleggio e ci ricaccia dietro. Al 54’ Florenzi fa il miracolo, una giocata che vale un gol: sul sinistro di Müller, in acrobazia con il tacco riesce a togliere il pallone dalla rete, alla Higuita. Dopo un periodo di respiro, la Germania passa in vantaggio: Gomez trova il varco per l’inserimento di Hector che premia il rimorchio di Özil che con il mancino batte Buffon sul primo palo. I tedeschi trovano fiducia e vanno ad un passo dal raddoppio con un quasi autogol di Chiellini, respinto in corner da un Gigi Buffon miracoloso. Al 74’ arriva la reazione azzurra ancora da sinistra, ancora dalla parte di De Sciglio che trova Pellè in mezzo: la girata mancina dell’attaccante finisce larga. Ma non è finita, perché al 77’ l’Italia pareggia: un clamoroso fallo di mano di Boateng regala un rigore agli azzurri, sul dischetto si presenta Leonardo Bonucci che allarga il piattone ed infila Neuer alla sua sinistra. A due minuti dalla fine dei regolamentari, De Sciglio sfiora il gol vittoria con un destro da fuori. Dopo tre minuti di recupero, i supplementari sono inevitabili. I trenta minuti di extra-time scivolano via senza sussulti fino ai rigori, e alla fine canta la Germania.