Bastone e carota, bastone e carota. E lo ripetiamo due volte perché l’esempio portato da Mister Bonazzi a margine della partita vinta dalla Pro Patria nel secondo turno in Coppa Italia è lampante della situazione della squadra, in campo e fuori dal campo.
In campo perché si vedono alternate situazioni come quella di sabato, quando al termine della rifinitura prima del match con la Pro Sesto il tecnico aveva tuonato chiedendo concentrazione e lavoro, minacciando di far rientrare tutti negli spogliatoi anzitempo.
/>Fuori dal campo perché, e riprendiamo ancora le parole dello stesso Bonazzi dopo la partita di Coppa Italia, c’è un gruppo giovane con tanti ragazzi, circa metà gruppo, che ancora non hanno compiuto vent’anni e quindi si pecca di esperienza talvolta ma talaltra ci si scontra con la gran voglia di fare e di emergere.
E allora questa Pro Patria dai due volti, che in realtà non sono equivalenti perché sono più le cose belle di quelle che vanno messe a posto, va presa così com’è, come una bella creatura che sta nascendo, come una fenice che risorge dalle ceneri passate cercando di essere ancora più forte e raggiante della versione precedente. Siamo lontani, ed è normale che sia così, mancano piume, o se preferite pezzi, per renderla ancora più bella e perfetta, ma il cucciolo promette bene. E non parliamo solo dell’esperto Santana, parliamo anche e soprattutto dei tanti Under che si stanno mettendo in mostra e su cui Bonazzi conterà per vivere un campionato da protagonista.
In chiave mercato la difesa è stata più che puntellata, si è deciso di sfruttare i giovani sugli esterni e la scelta, almeno in questi primi due match di stagione, sta pagando. Vero, c’è qualche sbavatura, ma non possiamo pretendere la perfezione alla fine di agosto.
A centrocampo, coi tesseramenti di Santic e Andreasson, il cerchio si chiude e c’è tutto quello che serve per tenere il pallino del gioco su ogni campo e contro qualunque avversario, mentre davanti… Lasciamo i puntini di sospensione, qui qualcosa va messo a posto; non tanto perché quanto visto non vada bene, anzi, quanto perché la coperta è corta. Già detto di Santana, la nota più dolce di questa musica estiva è rappresentata da Mauri, due gol in due partite ufficiali per lui, uno in grado di unire qualità e quantità, oltre che presenza sotto porta. Musica dolce anche per Bortoluz, il ragazzo è giovane ma sta dimostrando di poter tenere bene il passo con gli altri, un po’ meno bene Cappai, che però probabilmente deve solo migliorare a livello di forma.
Serve un altro innesto così da non dover snaturare quel 4-3-3 bonazziano che tanto piace a tutti, l’impegno d’ora in avanti sarà duplice: campionato da domenica prossima, esordio contro la Virtus Bergamo, Coppa Italia col passaggio ai trentaduesimi di finale e avversario da definire tramite sorteggio. Il vento è in poppa.