«Quel topo non dimostra la scarsa igiene dell’Ospedale»

Gallarate - Paola Lattuada, direttore generale dell’Ats Insubria, commenta lo spiacevole episodio

Il topo al Sant’Antonio Abate di Gallarate accende le polemiche sulla rinomata “sanità Lombarda”.
La foto di un ratto che si aggira tra le sedie della sala d’attesa nel reparto di Radiologia dell’Ospedale ha inorridito gli utenti che online stanno dando libero sfogo alla loro indignazione.
Si tratta di un topo di medie dimensioni, non uno di quelli “di campagna”, quello che è stato fotografato sabato mattina mentre si aggirava nella sala d’attesa del reparto di Radiologia dell’Ospedale di Gallarate.
Sgambettava tra le sedute e il paziente che l’ha incontrato lo ha prima fotografato e ha poi condiviso l’immagine sulla pagina Facebook del gruppo «Bacheca Civica Gallarate».

Dibattito online al via: a nulla sono valse le rassicurazioni dell’azienda ospedaliera.
Secondo quanto riferito dal Sant’Antonio Abate, il topo arriverebbe dal cantiere di fronte al reparto di Radiologia. Lasciando le finestre aperte per il troppo caldo, il ratto avrebbe avuto il via libera per una scorribanda fuori dal cantiere.
Una giustificazione che non ha convinto gli utenti del web né i gallaratesi che si rivolgono all’Ospedale per le cure mediche. «Posso capire che l’episodio

sia spiacevole – spiega Paola Lattuada, direttore generale dell’Ats Insubria – ma tutto quello che l’azienda ospedaliera poteva fare è stato fatto».
Una derattizzazione preventiva qualche tempo prima dell’avvistamento e un’altra in corso proprio in questi giorni.
«La presenza del cantiere può aver generato questo movimento di ratti – aggiunge – Tra l’altro non dobbiamo dimenticare che l’Ospedale di Gallarate ha un’ubicazione particolare, sorge sopra l’Arnetta». E li i ratti sono di casa.
«Quello che preme comunque sottolineare è che la presenza del topo non è sicuramente riconducibile alla scarsità di igiene dell’Ospedale. Tra l’altro non era all’interno di un reparto ma nella sala d’attesa che si affaccia proprio su un cortile». A scanso di equivoci l’Ospedale sta operando una derattizzazione straordinaria e «sta anche valutando se la presenza dei topi sia un fattore ripetitivo o possa ricondursi solamente al movimento generale che c’è nella zona in questo periodo».
La situazione quindi è perfettamente sotto controllo e un topo solo non sarebbe indicativo di scarsa igiene.
Il passaggio veloce nella sala d’attesa scongiura anche la possibilità di trasmissione di malattie e comunque gli spazi vengono quotidianamente sanificati. Il consiglio a questo punto è quello di tenere le finestre ermeticamente chiuse finché i ratti non se ne saranno andati.