Sentirsi profughi per 15 minuti. Sconfinati in mezzo al mare

Alla Sagra di Malnate il progetto ideato da Caritas Ambrosiana

Profughi per quindici minuti: attracca a Malnate il provocatorio progetto di Caritas. La barca di “Sconfinati” approderà nella parrocchia di San Martino a Malnate per la Sagra Settembrina. La manifestazione che da quasi 70 anni è un appuntamento tradizionale per malnatesi e non, ospiterà da lunedì 5 a domenica 11 settembre, il percorso esperienziale, a ingresso libero, sul tema delle migrazioni “Sconfinati”, ideato e realizzato da Caritas Ambrosiana. Un quarto d’ora per rendersi conto solo di una piccola parte di ciò che prova chi scappa da Siria, Nigeria, Pakistan e da tutti quei Paesi dove guerra, povertà e cambiamenti climatici rendono impossibile sopravvivere.

Operatori della cooperativa Intrecci e dai volontari della parrocchia guideranno i visitatoti da lunedì a sabato dalle 21 alle 22.30 e domenica dalle 15 alle 18.

Si sperimenta sulla propria pelle qual che sente un migrante: dalla precarietà di un viaggio per il quale non si hanno garanzie alla vulnerabilità di un approdo che spesso non riconosce la dignità dovuta a ogni essere umano. Storie autentiche raccolte dai volontari e dagli operatori del Consorzio Farsi Prossimo, promosso da Caritas Ambrosiana, che nelle parrocchie e nei centri della Diocesi di Milano ogni giorno danno ospitalità ai profughi giunti in Lombardia, dopo essere sbarcati sulle coste meridionali del nostro Paese.

Ognuno, all’inizio del percorso virtuale, riceve il passaporto con l’identità da assumere e si ritrova a mercanteggiare un posto in barca con i trafficanti e a salire su una carretta del mare per attraversare il Mediterraneo. Luci ed effetti sonori simulano la traversata. Chi sopravvive deve superare la frontiera: come accade nella realtà, una commissione giudicherà la domanda di asilo e deciderà se accogliere o restituire il migrante al dramma da cui è scappato.

Dietro la finzione c’è la sofferenza di persone vere che si vedono negare l’accoglienza perché provengono da Paesi per i quali non si conferisce lo stato di asilante, a prescindere dai casi particolari come prevede la Convezione di Ginevra sui Rifugiati alla quale la normativa della Ue si richiama.

Giovedì 8 settembre alle 21, sempre nell’ambito della patronale, i migranti saranno al centro del convegno dal titolo: “Migranti e comunità accoglienti: una carità che si fa cultura”.

A Malnate l’attenzione a questo tema non è nuova. Qui, infatti, attraverso la cooperativa Intrecci in collaborazione con i Comuni della zona, Caritas Ambrosiana gestisce uno dei primi progetti di accoglienza per profughi e richiedenti asilo realizzati nella diocesi ambrosiana.