«Avvicinare al mondo i bimbi affetti da autismo»

La Fondazione Renato Piatti onlus ha inaugurato alla Nuova Brunella un centro di cure all’avanguardia

– Dall’autismo non si guarisce, ma con interventi precoci e personalizzati è possibile fare passi avanti nell’autonomia e nello sviluppo delle abilità cognitive, sociali e comunicative. Allenare alla vita i bambini con autismo è l’obiettivo del nuovo Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale creato da Fondazione Renato Piatti Onlus e inaugurato ieri alla Nuova Brunella di via Crispi 4. Il centro – di cui è responsabile Paolo Aliata – è accreditato con il Servizio Sanitario Regionale e, a pieno regime, potrà essere frequentato da 30 utenti di età compresa tra i 2 e i 14 anni suddivisi in gruppi omogenei per età.

La struttura è focalizzata sui “percorsi abilitativi”. I bambini hanno l’occasione di muoversi in sale arredate come una camera da letto, una cucina, una palestra, un laboratorio di manualità, un’aula scolastica con i banchi, prendendo confidenza con gli spazi, potenziando abilità specifiche e imparando la gestione del sé. «Fondazione Piatti si è posta l’obiettivo di sviluppare nuovi servizi di riabilitazione per minori in ambito sanitario, specificatamente dedicati all’autismo, affinché sempre più bambini possano accedere a programmi di intervento personalizzati –

afferma Cesarina Del Vecchio, presidente di Fondazione Renato Piatti onlus – Intervenire oggi, il prima possibile, per un domani migliore: una scelta che fa proprie le indicazioni scientifiche secondo le quali gli interventi precoci sono maggiormente capaci di determinare miglioramenti. Per questa tipologia di servizi le richieste pervenute a Fondazione Piatti sono in progressivo aumento con una lista di attesa che conta già 20 bambini. Tanti “piccoli prìncipi” che aspettano segnali, contatti, messaggi che li possano collegare al mondo, attenuando quella condizione di “lontananza” in cui spesso si trovano a vivere».

In questa prima fase di start-up, gli inserimenti dei piccoli ospiti avverranno in modo graduale. Si accede passando dalla Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale del Ponte. Inizialmente il centro accoglierà 19 bambini, sette dei quali provenienti dal Centro Riabilitativo di Besozzo di Fondazione Piatti. Le attività sono avviate per gruppi, suddivisi per due fasce di età, cosa che costituisce un approccio all’avanguardia. I bambini, inoltre, non si interfacciano con un educatore solo, ma con un gruppo di professionisti specializzati in campi diversi, cosa che favorisce lo sviluppo delle competenze (per quest’anno di avviamento l’equipe del centro è composta da tre educatori professionali, un logopedista, uno psicomotricista, un neuropsichiatra e un responsabile del centro).

Il centro è aperto tutto il giorno: il gruppo dei piccoli (2-5 anni) lo frequenta al mattino, il gruppo dei medi (6-11 anni) al pomeriggio. Successivamente, le attività saranno estese anche a un terzo gruppo di quattro ragazzini più grandi (11-14 anni), tutti provenienti dal Centro Riabilitativo di Besozzo. Il Ctrs La Nuova Brunella è già attivo, ma entrerà a pieno regime nel settembre 2019, al termine della fase di start-up articolata in tre annualità. La struttura offre una risposta all’autismo, sindrome di cui ancora oggi non si conoscono le cause e che l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima interessare un bambino su 160. In Italia, a confrontarsi quotidianamente con il problema dell’autismo sono circa 400 mila famiglie.