– Olga Fiorini inaugura il nuovo Liceo della Moda: 60 anni dopo, una proposta formativa sempre all’avanguardia. «Indirizzo richiesto dalle nostre imprese» fa sapere Mauro Ghisellini, direttore degli Istituti Olga Fiorini. Dopo il boom di iscrizioni registrato quest’anno, con il Comune si lavora per mettere a disposizione degli Istituti una delle ville storiche della città.
Dal primo corso di sarta per donna, datato 1956, all’inaugurazione del nuovo “Liceo della Moda”, ieri mattina alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli. Dopo 60 anni, in prima linea c’è sempre lei, la signora Olga Fiorini, 90 anni il prossimo gennaio, fondatrice di un’eccellenza scolastica che, a partire dall’intuizione di insegnare il mestiere di cucire alle ragazze, non finisce mai di essere al passo con i tempi. Dopo aver aperto la strada a livello nazionale con il liceo dello sport Pantani,
con il liceo dello spettacolo e con il liceo internazionale dell’innovazione, tutte scommesse che hanno avuto innumerevoli imitazioni, ecco il Liceo della Moda, una nuova sperimentazione che parte con una decina di alunni. «È un percorso di formazione culturale sulla moda che ci hanno richiesto le aziende – sottolinea Ghisellini – in Italia questo settore vive di idee e di creatività, così le nuove figure professionali devono essere orientate a design, progettazione stilistica, marketing, economia, inglese». Sui banchi per la prima campanella dell’anno, ma anche per visitare le aule innovative (tra cui un’aula 3.0) c’erano anche il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore all’istruzione Paola Magugliani. «Un onore conoscere di persona la signora Fiorini che ha speso la sua vita per questa scuola – le parole di Magugliani – un’eccellenza per dotazioni tecnologiche e di arredi, ma soprattutto per la passione che la muove». Oggi Acof-Olga Fiorini è una “galassia” attorno a cui ruotano circa tremila ragazzi. Solo in via Varzi, sede degli Istituti superiori, quest’anno sono state attivate ben 39 sezioni per un totale di 700 studenti. «Numeri enormi per una scuola paritaria, con un boom di cento iscrizioni in più solo quest’anno – ammette il direttore di Acof, Mauro Ghisellini – nella nostra sede, non ci stiamo più. Abbiamo già attivato nuove aule al Palabandera, ma per il futuro ci servono nuovi spazi a disposizione». Un’idea che è già sul tavolo di Palazzo Gilardoni: il sogno è l’ex Borri, ma ci sono tanti altri gioielli del patrimonio comunale da rimettere in sesto. «Partecipiamo a tutti i bandi – ammette Magugliani – nella speranza di poter ristrutturare spazi da mettere a disposizione delle eccellenze della città».