In casa nascondeva merce rubata e droga: arrestato dai carabinieri. Denunciato anche il fratello.
In manette è finito un diciannovenne: a lui i militari della stazione di Malnate sono arrivati indagando su una serie di furti messi a segno in piazza della Tessitrice nelle ultime settimane. In particolare erano spariti biciclette e motorini lasciati parcheggiati dai legittimi proprietari. Il ragazzo, nonostante la giovane età, è noto alle forze dell’ordine. Vive di espedienti e non è nuovo a guai simili.
I carabinieri hanno eseguito una serie di controlli individuando la pista giusta. Pista che portava dritta al diciannovenne. I sospetti degli inquirenti hanno trovato piena conferma quando i carabinieri hanno controllato il box della casa dell’arrestato.
All’interno era posteggiate una mini moto e una bicicletta, c’era anche un casco, che erano state rubate pochi giorni prima.
Non solo. Nascosti in casa i carabinieri hanno trovato anche 214 grammi di marijuana, già suddivisi in dosi. La droga era pronta per essere spacciata. Probabilmente era una consegna destinata a numerosi clienti, tutti giovani quanto il pusher,in vista del fine settimana. Il diciannovenne si è ritrovato doppiamente nei guai.
Le manette sono scattate con la doppia accusa di ricettazione e detenzione di droga ai fini di spaccio.
Quando i carabinieri hanno trovato la droga il fratello del ragazzo, 21 anni, che si trovava in casa ha dichiarato ai militari che parte della marijuana era sua. Non ha voluto che il fratello si assumesse da solo tutta la responsabilità per l’accusa di spaccio. Così, vista la confessione, il ventunenne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio.
L’inchiesta però non è chiusa. I carabinieri hanno un doppio filone da seguire. Il primo riguarda i furti in piazza della Tessitrice. I militari stanno cercando di rintracciare il resto della refurtiva rubata negli ultimi giorni.
Non solo: i carabinieri naturalmente lavorano per capire se vi siano altri coinvolti nel giro di furti. Il diciannovenne nascondeva la refurtiva in casa, ma ad aiutarlo, a commettere i furti, potrebbe essere stato qualcun altro.
Inoltre c’è il filone della droga. È evidente che i due fratelli gestivano un giro locale piuttosto radicato di spaccio.
L’inchiesta mira a capire chi rifornisse i due fratelli pusher e quale fosse la portata del loto giro d’affari.