È bastata una scintilla per far scoppiare l’ennesimo polverone sul fronte dei profughi ospiti all’interno delle strutture del Varesotto. Questa volta è stato il turno dei richiedenti asilo di Busto Arsizio. Pare che la protesta, che non ha prodotto per fortuna conseguenze serie, sia stata innescata da una situazione estremamente banale: ci sarebbe stato uno scontro per motivi futili tra gli ospiti della struttura di via Dei Mille e un mediatore culturale (successivamente allontanato dalla struttura).
Questo almeno sembra essere il motivo scatenante, anche se, considerando le difficoltà linguistiche, non è stato ancora chiarito con esattezza come si siano svolti effettivamente i fatti. Fatto che nel primo pomeriggio di ieri un centinaio di richiedenti asilo si sono riversati in piazza Plebiscito, a due passi dalla struttura che li ospita, bloccando la circolazione stradale della zona. Si sono disposti a catena umana, in cerchio, paralizzando la zona. Si sono registrati per circa un’ora grossi disagi alla circolazione della piazza. Problemi anche per un paio di pullman bloccati in piazza. L’occupazione si è sciolta dopo circa un’ora o giù di lì, dopo che il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha garantito loro un incontro in Comune per sabato mattina, al quale prenderà parte anche il coordinatore della cooperativa che gestisce il centro di accoglienza in via Dei Mille. All’incontro dovrebbero prendere parte alcuni delegati di altri centri di accoglienza: il sindaco intende capire quali siano le criticità. Ieri pomeriggio per quello che si è potuto intuire, ancora una volta sarebbero state messe sotto accusa le condizioni di vita all’interno della struttura, ma anche le presunte lungaggini burocratiche rispetto all’iter che dovrebbe accogliere o rigettare la loro richiesta di rifugiati. La protesta non violenta dei migranti d Busto è arrivata 24 ore dopo quella inscenata, sempre a Busto, ma dagli ospiti di Samarate. Mercoledì pomeriggio si sono mossi in bicicletta da Samarate fino alla struttura che ospita altri richiedenti asilo in via Dei Mille per protestare rispetto alla loro situazione. Una situazione, quella dei profughi ospiti a Samarate, ben nota della quale si discute ormai da mesi. Già diverse altre volte, infatti, hanno inscenato, in particolare a Samarate, forme di protesta per la loro situazione. Questa volta sono andati in trasferta fino a Busto, con l’obiettivo forse di chiedere il sostegno dei “colleghi” in via Dei Mille, in modo da promuovere una protesta ancora più forte ed estesa. Mercoledì quelli di Busto sono rimati al loro posto, ma 24 ore più tardi hanno deciso di scendere in piazza per organizzare anche il loro sit-in si protesta. La situazione è stata monitorata per tutto il tempo dagli uomini del Commissariato di Polizia di Busto Arsizio e dagli agenti di polizia locale.