«Ho sorvolato in elicottero la regione dei laghi e Varese. È una realtà bellissima vista dall’alto, non meno bella vista da vicino. Ho ammirato il verde delle campagne, la bellezza dei monumenti e soprattutto questo grande senso di civiltà che si respira in mezzo a voi. Mantenete vive le tradizioni locali con la piena consapevolezza che vorrete essere parte di una realtà più ampia quale è l’Italia. «Ho sorvolato in elicottero la regione dei laghi e Varese.
È una realtà bellissima vista dall’alto, non meno bella vista da vicino. Ho ammirato il verde delle campagne, la bellezza dei monumenti e soprattutto questo grande senso di civiltà che si respira in mezzo a voi. Mantenete vive le tradizioni locali con la piena consapevolezza che vorrete essere parte di una realtà più ampia quale è l’Italia, quale sta diventando l’Europa». Così Carlo Azeglio Ciampi, in visita da presidente della Repubblica, il 12 settembre di sedici anni fa. A Villa Panza, chiamatovi a inaugurarla dopo i restauri, parlò di politica, economia, società. E di noi. Di quanti talenti disponessimo, di che traino fosse questo territorio per il Paese, di quanto ne apparissero ancora inattuate alcune potenzialità. Ci riconobbe meriti e diede fiducia. Un attestato di ieri che oggi conserva forza morale, prospettiva avveniristica, orgoglio delle radici. Di lui custodiamo anche il ricordo dell’incontro -all’Ospedale di Circolo dov’era stato operato da poco- con l’ex capo dello Stato Francesco Cossiga. Era accaduto qualche settimana prima, inizio d’agosto. “Ho pregato per te” sussurrò Ciampi all’amico, donandogli un’immagine della Madonna di Notre Dame de la Guèrison. Trascorse mezz’ora di riservate chiacchiere. All’uscita elogiò la struttura sanitaria, definita d’avanguardia tecnica e con personale d’esemplare tratto umano. Giuseppe Zamberletti, lì presente a rappresentare simbolicamente la varesinità, si dichiarò fiero dell’apprezzamento. È passato del tempo e abbiamo passato dei guai, tra corsie e barelle. A superarli del tutto ci aiuterà il ricordo della stima di cui ci gratificò l’indimenticabile presidente.