22 settembre 1976, Rio de Janeiro – Brasile. Una data e un luogo consegnati alla storia, in cui venne al mondo l’attaccante che, per intere generazioni, è e resterà il più forte attaccante di tutti i tempi, Luis Nazario de Lima. Ronaldo, “o Fenômeno”. Una data e un luogo spartiacque, il confine tra due epoche del calcio: quello a.R. (ante Ronaldo) e quello d.R. (dopo Ronaldo).
Oggi, quarant’anni dopo, l’unica cosa che possiamo fare è dire grazie.
Grazie, a un giocatore che ha segnato in maniera indelebile la nostra memoria con i suoi gol, graffiato la nostra anima con le sue accelerazioni, stuzzicato la nostra fantasia con i suoi dribbling, allargato le nostre braccia per esultare come lui, strappato le nostre lacrime per quel suo maledetto tendine rotuleo. Ma, soprattutto, diciamo grazie a un giocatore che ha riempito i nostri occhi e il nostro cuore con l’essenza del gioco: il talento. Innato, assoluto, puro. Quello dei Fuoriclasse. Quello del Fenomeno.
Buon compleanno, Ronaldo.