Da Cambridge alla Città Giardino. Apre i battenti il Wiki Coffee

Nella tazzina take away di Fabio Ghiringhelli ci sono un’idea, un pizzico di coraggio e un grande sogno

Un’idea, nata Oltremanica ai tempi dell’università. Un’avventura iniziata a Oggiona con Santo Stefano e pronta al grande salto. Un progetto, realizzato insieme a partner internazionali, alimentato da passione, intraprendenza e voglia di cambiamento. Una scommessa, certo. Ma, soprattutto, un sogno: «Mi piacerebbe, un giorno, andare in un’altra città ed entrare in un Wiki Coffee aperto da qualcun altro».
Il primo grande passo è in programma domenica alle 14, quando il 29enne gallaratese aprirà le porte della sua caffetteria take-away “Wiki

Coffee” in piazza San Giovanni Bosco a Varese: «Offriremo gratuitamente il nostro caffè e i nostri dolci per far scoprire ai varesini l’idea e far assaggiare la qualità dei nostri prodotti».
Un’idea nata ai tempi dell’università. «Ho studiato un anno in Inghilterra, a Cambridge, e ogni mattina passavo da un barettino gestito da italiani, a prendere il mio latte macchiato da asporto per colazione – racconta Fabio – Ho poi lavorato per sei anni come commerciale in un’azienda tessile: un lavoraccio, un mondo spietato, in cui sei sempre schiacciato tra fornitori e clienti. Così ho provato a buttarmi in qualcosa di diverso. E mi piaceva l’idea di una caffetteria particolare». Servivano un nome e un’occasione: «All’università il mio soprannome era Dr. Coffee – svela il 29enne – ma questo nome era già registrato. Mio papà mi ha proposto Wiki Coffee. Perfetto: suona bene e “Wiki” significa veloce. L’opportunità si è presentata a Oggiona, dove mia sorella ha creato il Palaghiaccio, dove serviva un bar. Lì la clientela è ovviamente legata alle attività della struttura e così ho pensato al grande salto, a Varese, dove credo manchi qualcosa del genere: sarà un banco di prova di questa start-up».
Due le componenti principali: «Anzitutto… il caffè – spiega Ghiringhelli – proporremo caffè Nespresso. Siccome non sono un professionista del settore, cercavo qualcosa di semplice, automatico. Facendo delle ricerche ho scoperto che Nespresso ha una macchina professionale con capsule dedicate: così, chiunque voglia buttarsi in questa esperienza, che io ho pensato ad esempio per studenti universitari, non ha bisogno di un’esperienza di base. Sia che voglia lavorarci, oppure aprirsi un locale tutto suo. Insieme al caffè Nespresso proporremo pasticceria all’americana: muffin, donuts, cookies, tutti aromatizzabili a piacere. E poi i classici milkshake e anche hot dog».
E allora da domenica il sogno inizierà a prendere forma. «Ci credo e ci sto mettendo grande impegno e passione – conclude Fabio – chissà, un giorno andrò a Roma ed entrerò in un Wiki Coffee…».