Macchine che parlano con altre macchine, dispositivi che decidono azioni e reazioni, sensori che reagiscono agli eventi: il mondo che ci circonda è sempre più intelligente e perché tutto questo possa continuare a funzionare bisogna andare dietro tutta questa intelligenza artificiale per far sì che i giovani imparino a gestirla in modo abile.
«Nel 1993 la Casa Bianca elaborò un report dal titolo “Preparing for the future of artificial intelligence” per sensibilizzare l’opinione pubblica su come l’intelligenza artificiale sarebbe diventata centrale nell’aumento della qualità della vita e delle persone – spiega Confartigianato Imprese Varese – È inquietante pensare a macchine che parlano con altre macchine per migliorare il lavoro dell’uomo? Non lo è. Anche perché l’Intelligenza Artificiale è presente nelle nostre vite più di quanto si possa pensare: i filtri anti spam, i videogames che simulano il comportamento umano, le applicazioni per lo Smartphone con le quali riconoscere i luoghi nelle foto.Le nuove generazioni si stanno abituando anche a questo, ma capire cosa ci sta dietro è tutt’altra cosa».
E anche su questi temi sta lavorando il Faberlab, il laboratorio digitale di Confartigianato Varese che si rivolge non solo ai professionisti ma anche agli studenti e alle scuole: da novembre a gennaio verranno organizzati due corsi equamente divisi tra la formazione base sulla scheda Arduino (per gli alunni dell’Istituto Professionale di Stato Pietro Verri di Busto Arsizio) e l’Intelligenza Artificiale per gli studenti del Liceo Scientifico Marie Curie di Tradate.
Gli stessi che già avevano seguito nel mese di maggio del 2016 i corsi su Arduino e sviluppato alcuni progetti in occasione della European Maker Week.
Docente di entrambi, il professore Gabriele Biucchi del Pietro Verri. «A maggio si erano sviluppati un braccio robotico, una casa domotica, un robottino che segue la luce, un altro che afferra le scatole di cartone e le porta allo smaltimento. Un drone, un aereo delta wing e una tastiera di “frutta” dove al posto dei tasti ci sono le carote. Ora – spiega il docente – gli allievi faranno un passo in più applicando, a questi prototipi, l’Intelligenza Artificiale».
In poche parole, l’obiettivo dei corsi è quello di trasformare i progetti già esistenti in concreti progetti intelligenti. A tutti gli effetti, sottolinea Confartigianato «i corsi al Faberlab si stanno trasformando sempre più in laboratori così come vuole questo spazio di condivisione dove gli studenti si stanno muovendo con sempre maggiore sicurezza per pianificare non solo i loro studi (anche questo può essere un modo di fare alternanza scuola-lavoro) ma anche il loro futuro.
Perché, in fondo, sono proprio loro a sapere con estrema sicurezza che le macchine non sostituiranno l’uomo. A dimostrarlo è la passione con la quale questi giovani hanno realizzato fino ad oggi i loro progetti».