Amma ha già dispensato migliaia di abbracci. E ha apprezzato l’inserto speciale “La Provincia di Busto” di mercoledì dedicato alla manifestazione.
I primi seguaci della leader globale indiana, alla sua quinta venuta a MalpensaFiere, si sono messi in coda fuori dai cancelli dal polo fieristico bustocco fin dalle sei e mezza del mattino, anche se la distribuzione dei biglietti per l’abbraccio con Amma sarebbe iniziata solamente alle dieci meno un quarto. La “Santa degli abbracci” è arrivata sul palco attorno alle undici del mattino e ci è rimasta ininterrottamente per tutta la giornata fino a notte fonda.
Alla fine della prima sessione, sono stati già diverse migliaia coloro che Amma ha stretto attorno a sè. Una vera marea umana, quella che ha invaso Malpensafiere anche quest’anno. Col passare della giornata la situazione è apparsa più rilassata, anche se il pubblico arrivato a Busto Arsizio un po’ da tutta Europa per la penultima tappa del tour europeo della ispiratrice del movimento “Embracing the world” è comunque già ai livelli delle scorse edizioni, quando si è superata quota 30mila arrivi. Lo dimostrano il parcheggio di Malpensafiere, come al solito sorvegliato dagli “uomini in giallo”, i lavoratori socialmente utili del Distretto urbano del Commercio, sempre pieno, e lo dimostra anche il tutto esaurito in molti degli alberghi attorno alla fiera bustocca. «È una grande opportunità per la città – fa notare Manuela Ceresola, una delle volontarie storiche del gruppo lombardo di Amma Italia – deve essere un orgoglio ospitare una riunione di respiro internazionale in cui si respira benessere come questa». Questa sera è atteso anche il sindaco Emanuele Antonelli con la sua giunta, per il momento istituzionale nel corso della cerimonia della pace in cui Amma pronuncerà il suo “satsang”, ovvero il suo messaggio. Nel frattempo, grazie al monaco Brahmachari Shubamrita, responsabile delle attività in Europa e riferimento del gruppo giovanile, Amma è potuta venire a conoscenza del nostro inserto La Provincia di Busto, dedicato alla tre giorni di abbracci, che è stato richiestissimo dai volontari. «Amma was very happy» ha ammesso Shubamrita, mentre sul palco sfilavano le persone per ricevere il “darshan”. Il rituale è sempre lo stesso -, ci si tolgono le scarpe, ci si mette in fila sulle sedie che avvicinano alla poltrona di Amma, sempre di bianco vestita (è il colore della rinuncia dagli interessi terreni, nella cultura indiana) prima di accostarsi al sorriso della guida spirituale e di ricevere l’abbraccio, che invece, questo sì, è sempre diverso uno dall’altro per intensità e per lunghezza. Oggi doppia sessione di abbracci, la prima dalle dieci del mattino e la seconda in serata, dopo la cerimonia con le autorità. Domani ancora due sessioni.